Al via la terza edizione di Innovalp: parola alla montagna

La terza edizione di Innovalp è ai blocchi di partenza. Da mercoledì 27 fino a sabato 30 marzo il festival delle idee per la montagna ideato dalla Cooperativa Cramars torna a Tolmezzo per dare voce alle ‘Terre Alte’ puntando su un nuovo tema “Voglia di volare – La montagna come luogo in cui trasformare le disuguaglianze in opportunità di crescita” in collaborazione con il Forum Disuguaglianze Diversità. La quattro giorni di Tolmezzo sarà l’occasione per approfondire il confronto sulle politiche per lo sviluppo del territorio montano, per reagire al diffuso fenomeno dello spopolamento e per trasformare le disuguaglianze in opportunità di crescita economica, sociale e culturale. Il programma è ricco: ventiquattro eventi, otto luoghi di incontro, oltre cento personalità tra ospiti e relatori, amministratori locali, imprenditori, manager, scrittori, operatori culturali, artisti, esperti di rete e persone che in montagna si sono reinventate un nuovo stile di vita.

Da due anni il festival si pone l’obiettivo di far riflettere sulla dimensione antropologica e culturale della montagna, per comprendere il contesto montano e scoprire da dove nasce la dicotomia esistente fra origine e destinazione di un territorio e rivoluzionare il paradigma narrativo al quale siamo abituati quando si parla di montagna: da luogo della difficoltà a luogo dell’accoglienza capace di dare opportunità.

Innovalp 2019 parte domani, mercoledì 27 marzo, e pone subito l’attenzione su quello che viene definito ‘il richiamo della montagna’ con l’incontro delle 17.30 a Casa Gortani, “Montanari per scelta o montanari per forza: le nuove sfide nei comuni delle terre alte”. Andrea Membretti, responsabile del progetto SocialFare, Maurizio Dematteis, direttore di Dislivelli e l’imprenditore Gregorio Piccin analizzeranno le ragioni che stanno alla base di questa scelta di vita, forte ma sempre più affascinante. Nel loro dialogo a tre parleranno di ‘montanari’, ossia di ragazzi e ragazze che scelgono le terre alte come orizzonte di vita e di lavoro. Fruitori e creatori di immaginari sulla montagna. Membretti, Dematteis e Piccin delineeranno gli immaginari di chi progetta di andare a vivere in montagna o si è già trasferito dalla città e intende rimanerci, soggetti che scelgono questi territori per la loro purezza e autenticità, il contatto con la natura selvaggia, la qualità della vita e della salute, consapevoli delle criticità presenti.

Si passa poi agli eventi di rilievo in calendario per giovedì 28 marzo.
Si inizia alle 9.15 in Biblioteca Civica a Tolmezzo con “Laboratori territoriali e comunità alpine per (ri)definire lo sviluppo”, un confronto costruttivo fra coloro che operano per lo sviluppo delle comunità di montagna, a livello pubblico e privato. Differenti esperienze e percorsi nei territori alpini vissuti da Federica Corrado (Politecnico di Torino), Federica Maino (Eurac di Bolzano), Mauro Pascolini (Università di Udine), Marcella Morandini (Fondazione Dolomiti UNESCO) e Andrea Omizzolo (Eurac di Bolzano) metteranno in luce i vantaggi di un concreto sostegno alle comunità di montagna.
Si prosegue alle 9.30 a Casa Gortani con “Foresta: risorsa strategica tra potenzialità e criticità”. Flavio Cimenti del Corpo Forestale Regionale, Agostino Michelin, presidente AIBO, Luigi Casanova, presidente onorario di Mountain Wilderness e l’imprenditore Gregorio Piccin parleranno dei danni provocati ai boschi dai recenti episodi di maltempo, che inducono a riflettere sul presente e sul futuro della foresta, risorsa strategica per le terre alte.
Alle 10.45 invece, sempre alla Biblioteca Civica, Gabriele Paglialonga (direttore generale Industrio Ventures), Alessandro Englaro e Mattiarmando Chiavegato (founders Akuis srl), Maria Chiara Cattaneo (Università Cattolica di Milano), Carlo Asquini (consulente nel campo della finanza straordinaria) e Danilo Farinelli (direttore del Carnia Industrial Park) racconteranno il modello di ‘business montanaro’ in “Le startup salgono in montagna?”. Una scelta di vita fondata sulla connessione con un ecosistema diversificato nel mondo, la specializzazione, l’unicità di prodotto e servizio, la crescita sostenibile.
Si continua alle 15 nella Latteria Alto But con l’incontro dal titolo “Quando montagna e montanari parlano insieme”, un appuntamento che indaga sull’armonia tra uomo e luogo, sul legame che radica l’essere umano alla terra e fa sì che esso ne interpreti i segnali e sulle possibili proposte di governance dei territori marginali per preservare questa condizione. Interverranno Renzo Bortolot, presidente Magnifica Comunità di Cadore, Luca Nazzi, Domini collettivi della Carnia/La Vicìnia e l’antropologo Annibale Salsa, già presidente del Club Alpino Italiano.
Ultimo incontro da segnalare della giornata è quello delle 15.30 all’Albergo Roma. Gabriele Qualizza (Università degli Studi di Udine), Alice Cason, Chiara Zanetti e Valentina De Marchi (Associazione Isoipse) parleranno de “L’altra montagna”, un progetto sperimentale sul turismo sostenibile che nasce nell’ambito di una convenzione biennale tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Università di Udine e Parco delle Dolomiti Friulane.

Sono due gli incontri ‘imperdibili’ di venerdì 29 marzo alla presenza di Fabrizio Barca, già Ministro per la Coesione Sociale ed Economista, coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità.
Il primo è “Riabitare l’Italia” e si terrà alle 11.15 all’Albergo Roma. Insieme a Barca, Antonio De Rossi del Politecnico di Torino, Vittorio Cogliati Dezza, già presidente di Legambiente e autore del Forum Disuguaglianze Diversità, Giovanni Carrosio dell’Università di Trieste e Gianluca Cepollaro della Trentino School of Management e direttore di STEP – Scuola per il governo del territorio e del paesaggio parleranno di come l’ingombrante presenza della dimensione metropolitana ha offuscato il ‘resto dell’Italia’ e fatto diventare le aree montane territori dimenticati a favori di altre questioni nazionali. Oggi però le specificità, le vitalità, le opportunità, le azioni pubbliche e collettive di questi territori tornano a essere visibili, ed è su questo che faranno leva i confronti tra gli attori dell’incontro.
Il secondo, nel pomeriggio al Museo Gortani, tratterà un altro importante tema: “Proposte radicali per ridurre le disuguaglianze: per un cambiamento tecnologico che favorisca la giustizia sociale”. Barca in compagnia di Vittorio Cogliati Dezza, Filippo Barbera, dell’Università di Torino, e del Messaggero Veneto approfondiranno il tema del cambiamento tecnologico, che unitamente alle scelte politiche intraprese negli ultimi trent’anni ha prodotto grandi disuguaglianze. Questo rappresenta sia il problema che la soluzione: cambiare rotta e compiere scelte diverse può ridurre notevolmente il divario, oggi grande, tra chi ha più e chi meno.

Conclude il festival l’incontro “Innovalp cosa ci rimane? Conslusioni del festival con…” sabato mattina alle 10 al Museo Gortani. I protagonisti di Innovalp dialogheranno con Fabrizio Barca e Stefano Zannier, assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche e referente per la Montagna della Regione Friuli Venezia Giulia. A seguire ci sarà la presentazione del manifesto di Innovalp 2019, a cura del duo artistico Hackatao.

La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione. Chiunque desideri partecipare può scrivere una mail a info@innovalp.org oppure compilare il form su www.innovalp.it, sito in cui è disponibile l’intero programma.