Allarme incendi in carso: agire subito – il fuoco non aspetta e l’incubo che vive la Sardegna ne è la prova

Brucia il cuore della Sardegna, questo il titolo della prima pagina dell’Unione sarda che parla di  “Isola immenso braciere” e racconta di migliaia di ettari di bosco ridotti in cenere, greggi bruciate e 1.500 sfollati. Una situazione  di terrore che si potrebbe replicare in tante aree boschive del Paese e che sarebbe bene prevenire.  Opportuna quindi la preoccupazione espressa dal Consigliere Regionale FVG del Gruppo Misto Walter Zalukar che racconta  come nella tarda mattinata del 2 luglio scorso si era sviluppato un incendio boschivo sull’altipiano carsico, nei pressi di Trieste. “Il fuoco è divampato  nella pineta vicino al camping Monte Grisa, racconta  Zalukar e l’allarme è scattato poco prima delle ore 13. In pochi minuti i Vigili del fuoco sono giunti sul posto cominciando l’azione di spegnimento. Successivamente è arrivata la Guardia  forestale. Alle ore 15 – sono passate 2 ore dall’allarme – è partita la prima squadra dei Volontari antincendio del Comune di Trieste su allertamento  della Protezione Civile,  seguiti dai volontari dal gruppo comunale di Duino Aurisina.  Alle 19.30 è giunta la seconda squadra dei volontari  di Trieste per le operazioni di bonifica. E in serata l’incendio risultava spento. Tutto bene quindi, ma il giorno successivo, a metà pomeriggio, nuovo  allarme incendio nella stessa pineta. Sono subito intervenuti  i Vigili del fuoco in supporto della forestale,  che sembra avesse pochi uomini e mezzi. E’ andata bene ancora una volta. Ma se i pompieri fossero stati impegnati in altri interventi?”  Infatti, spiega in sostanza il Consigliere,  bisogna sapere che la competenza antincendio boschivo non è  in capo ai Vigili del fuoco, essendone titolari i Presidenti delle Regioni in base alla legge 353/2000. Per la lotta agli incedi boschivi le Regioni possono stipulare convenzioni con i Vigili del fuoco; la nostra Regione era convenzionata fino al settembre 2020, ma da allora  il rinnovo della convenzione non è più stato firmato.  per questo il CONAPO – Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco-  ha denunciato il concreto rischio che  tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia possa subire dei danni irreversibili dovuti alla mancanza di tempestività nei soccorsi, che solo i pompieri sembrano in grado di assicurare 24 ore su 24. Infatti se il 2 luglio i pompieri non fossero  intervenuti subito perché  impegnati in altri incendi?  Quanta altra pineta sarebbe bruciata in attesa dell’arrivo di volontari e forestali? Perché la Regione FVG, diversamente dal passato, ora sembra non voler considerare i pompieri? Domanda legittima quella di Zalukar alla quale ad oggi la giunta regionale pare non avere risposte.