Appalti centralizzati nella Centrale unica di Committenza dell’Uti della Carnia, tempi più rapidi per affidare lavori e dare ossigeno all’economia
Procedure più snelle per i Comuni per la gestione degli appalti inerenti lavori pubblici, servizi e forniture e, di riflesso, tempi più veloci per assegnare le risorse degli Enti locali agli operatori, ossigeno per l’economia. E’ il circolo virtuoso innescato dalla Centrale Unica di Committenza (Cuc), l’unità operativa attivata dall’Uti della Carnia nella scorsa primavera (come previsto dalla legge regionale 26/2014, articolo 55 bis) che facilita l’operatività dei municipi in attività complesse come gli appalti accelerando l’iter per l’allocazione dei fondi comunali. Al servizio hanno aderito – tramite convenzione – ventidue Comuni (di cui tre del Tarvisiano) adempiendo così, dal canto loro, ad un obbligo previsto dal Codice degli appalti che impone alle amministrazioni comunali, non capoluoghi di Provincia, di affidare ad un soggetto terzo lo svolgimento delle gare sopra la soglia dei 40 mila euro per forniture e servizi e dei 150 mila euro per le opere pubbliche. In questi mesi, la Centrale Unica di Committenza dell’Unione ha effettuato 31 gare per conto delle amministrazioni aderenti di cui 25 completate e 6 in corso. Pari a 11 milioni 200 mila euro il valore degli appalti che hanno riguardato prevalentemente interventi legati a viabilità, infrastrutture, manutenzioni straordinarie ma anche forniture e servizi. Sette, invece, gli appalti gestiti per l’Unione stessa per un importo complessivo di poco più di 2 milioni di euro. «Il servizio organizzato dall’Uti della Carnia cura tutti gli adempimenti delle procedure di gara – spiega il presidente Francesco Brollo – sollevando così da varie e complicate incombenze, pensiamo ad esempio alle gare europee, tanti nostri piccoli Comuni della Carnia e non già in difficoltà a gestire l’ordinaria amministrazione poiché per la maggior parte si trovano sotto organico. La struttura comprensoriale, formata e specializzata, fa fronte alle richieste degli Enti contribuendo così a semplificare il processo, ottimizzare i tempi per le amministrazioni locali e per le imprese». Sostenibile per i Comuni il costo del servizio che è composto da una quota associativa determinata in proporzione al numero degli abitanti e da una quota variabile inclusa nell’importo dell’opera appaltata.
Ma vediamo quali sono i principali compiti della Centrale Unica di Committenza. Acquisita la richiesta di attivazione della procedura, la struttura collabora con l’ente locale nelle fasi preliminari della gara di competenza del Comune. Cura, poi, tutti gli adempimenti relativi al suo svolgimento: dalla manifestazione d’interesse o avviso di pre-informazione, agli obblighi di pubblicità e di comunicazione, dalla verifica del possesso dei requisiti di ordine generale e di capacità economico-finanziaria e tecnico organizzativa alla stesura di bando, disciplinare e lettera di invito. La Centrale, poi, nomina la commissione giudicatrice e provvede all’aggiudicazione, quindi invia al Comune gli atti per il prosieguo del procedimento, per l’esecuzione vera e propria dell’opera pubblica.