Approvato oggi al Parlamento Ue il Pacchetto mobilità: limiti al cabotaggio, controlli più efficaci e maggiori tutele per i lavoratori

«Potremo dire addio alla concorrenza selvaggia dell’Est Europa e all’invasione dei camion stranieri: oggi a Bruxelles abbiamo segnato un passo fondamentale per le nostre imprese e i nostri lavoratori dell’autotrasporto». Lo afferma Isabella De Monte, eurodeputata Pd e componente della commissione Trasporti e turismo, dove è relatrice ombra del dossier sui tempi di guida e di riposo degli autisti e tachigrafi digitali, commentando il voto odierno al Parlamento europeo sul Pacchetto mobilità, ossia sulle norme per combattere le pratiche illegali e migliorare le condizioni di lavoro nel settore dell’autotrasporto.

Oggi a Bruxelles, infatti, il Parlamento Ue ha approvato la sua posizione per negoziare con il Consiglio la revisione delle norme sul distacco dei conducenti, sui periodi di riposo, sull’applicazione del nuovo tachigrafo digitale e sulle nuove norme in materia di cabotaggio. L’obiettivo è anche quello di porre fine alle distorsioni della concorrenza da parte delle aziende di trasporto che delocalizzano creando società di comodo per avere manodopera a basso costo. Alcuni dei punti centrali contenuti nel testo: norme chiare sulla retribuzione dei conducenti e sui periodi di riposo; limite di tre giorni per i trasporti di ‘cabotaggio’; meno controlli su strada ma più efficaci grazie all’introduzione del tachigrafo digitale di nuova generazione.

Secondo De Monte «è stato un lavoro lungo e difficile, durato quasi cinque anni, che finalmente giunge al termine con un risultato molto positivo per l’Italia. Le critiche degli Stati dell’Est testimoniano che abbiamo toccato un nodo cruciale, ossia il contrasto alla concorrenza sleale da parte di chi opera in zone in cui il costo del lavoro è più basso: il nuovo provvedimento inserisce nuovi strumenti di controllo e regole chiare».

«Il cuore del provvedimento – osserva De Monte – è l’entrata in vigore anticipata, prevista nel 2021, del tachigrafo intelligente, cioè digitale, che permette di geolocalizzare e monitorare i Tir, verificando automaticamente i passaggi di frontiera ed eventuali irregolarità. Il provvedimento inoltre introduce regole chiare per evitare il nomadismo degli autotrasportatori, che spesso sono conducenti dell’Est che lavorano per aziende dell’Est, con stipendi bassi, ma che in realtà operano in Italia, Francia e Germania, che sono costretti a passare fuori casa mesi ininterrotti. Infine, si dice basta al far west e si introducono criteri precisi per le soste per il riposo: non vedremo più camion a bordo strada grazie al divieto di riposo in cabina per i periodi di riposo settimanali regolari».