Aut. locali: Roberti, ok Paritetica a elezione diretta enti area vasta. Ma il racconto è parziale

“Oggi è stato avviato formalmente il percorso che potrebbe ridare il diritto ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di eleggere tutti gli amministratori dei loro territori”. Così l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, a margine della seduta della Commissione paritetica che si è riunita oggi in Consiglio regionale. “Al termine di un’ampia discussione – ha spiegato l’assessore – è passato con il consenso dei commissari presenti l’atto che avvia l’istruttoria per la norma che consentirebbe alla Regione di istituire enti di area vasta anche a elezione diretta. Una scelta – ha concluso – finalizzata a ridare una giusta rappresentanza ai territori e a costruire un’architettura amministrativa più funzionale per il governo degli enti locali”. Fin qui la nota ufficiale dell’assessore che però, leggendo quanto spiega Salvatore Spitaleri che della commissione è membro per la minoranza non a racconta giusta. “Il resoconto dell’assessore Roberti, spiega Spitaleri,  che peraltro si è limitato alla fase illustrativa e quindi non è in grado di riferire il dibattito che si è svolto in sede di Commissione, è per lo meno lacunoso. Sono intervenuto a sollevare questione tecniche per precisare: l’erroneo utilizzo di una norma di attuazione in questa materia; il contrasto tra l’istituzione di enti di area vasta ad elezione diretta con le modifiche dello statuto di autonomia che nel 2016 hanno eliminato le province quale ente; il palese sviamento dei principi stabiliti nella riforma Delrio sull’elezione degli organi direttivi; la contrarietà degli indirizzi della Corte Costituzionale rispetto all’elezione diretta negli enti provinciali”. “Nel dibattito – ha aggiunto Spitaleri – sono emersi diversi rilievi sia sul testo che sulla relazione accompagnatoria. Ciò posto, operando sempre la Commissione con il metodo dell’unanimità – ha concluso Spitaleri – non ho partecipato al voto per l’avvio istruttorio”. Insomma deve essere un vizio di questa giunta regionale raccontare i fatti e i dibattiti in maniera parziale e soprattutto autoreferenziali. Campione di questo metodo di propaganda è certamente  Riccardi, che ha dato l’interpretazione “autentica” del pensiero di alcuni primari raccontando di un convegno che ovviamente era funzionale alle sue tesi. Oggi Robert prova ad emularlo raccontando di un dibattito in commissione paritetica che non aveva seguito e facendo sua solo la “velina” che gli interessava. Insomma dei campioni di democrazia e trasparenza.

Riccardi cerca di dribblare la bocciatura dell’Istituto Sant’Anna tirando per il camice il “Cipomo” (collegio dei primari oncologici medici ospedalieri)