Autonomia differenziata e Pride bocciati dal Consiglio Comunale di Gemona del Friuli
“Lunedì scorso, il 29 luglio durante la seduta di Consiglio del Comune di Gemona del Friuli si sono discussi un ordine del giorno e una mozione dai contenuti di carattere politico e che sono stati entrambi respinti dal voto dell’aula consiliare.“ Così in una nota congiunta della Consigliera regionale Serena Pellegrino e del Consigliere comunale Matteo Della Marina, entrambi esponenti di Sinistra Italiana, a seguito del dibattito che è scaturito durante la seduta di consiglio comunale. “I temi dibattuti sono stati i seguenti: adesione al PRIDE che si svolgerà a breve nella città di Lignano Sabbiadoro e una mozione funzionale a promuovere il referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata e la conseguente raccolta firme per l’ottenimento dello stesso.” E proseguono: “è stato chiesto, dall’intero gruppo di opposizione, di sostenere una proposta di patrocinio alla manifestazione PRIDE Lignano FVG. Il sindaco e la maggioranza si sono espressi in modo compatto, respingendo tale proposta con la motivazione che i patrocini si concedono quando vengono richiesti. Davvero fragile questa giustificazione del Sindaco – dichiarano i consiglieri di SI – che evidentemente si è trovato in difficoltà, dal momento che le istanze proposte dal PRIDE sempre più spesso sono riconosciute anche da esponenti di destra. L’opposizione ha votato compatta favorevolmente”. A questo odg è seguito il dibattito sulla mozione per abolire la legge Calderoli sull’autonomia differenziata a firma del consigliere Matteo Della Marina che dichiara: “ho commentato dettagliatamente la mozione relativa alla raccolta firme per abrogare la Legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Ho descritto lo scenario di quanto accadrà in Italia, nelle Regioni e nei comuni con l’applicazione di questa legge, i gravi e potenziali rischi di natura economica e di tenuta sociale, considerando che l’applicazione di tale legge aggraverà ulteriormente il divario sociale tra i cittadini. Alla mia mozione si sono dissociati con voto di astensione il consigliere Michele Londero, che ha dichiarato che la legge Calderoli, seppur sostenga il federalismo regionale, non porterà gli effetti voluti dal Patto per l’autonomia, mentre il capogruppo dell’Opposizione Sandro Venturini si è espresso in modo negativo rispetto a tale mozione rimarcando l’importanza del regionalismo e deviando dagli oggettivi contenuti della legge in questione.” La Consigliera regionale Serena Pellegrino, componente della Direzione nazionale di Sinistra Italiana dichiara “sono stata presente alla seduta consiliare per l’importanza degli argomenti discussi e quanto espresso dal Capogruppo Sandro Venturini durante il suo intervento non rappresenta il pensiero di centro sinistra che compatto sta opponendosi alla legge spacca Italia. Le sue affermazioni di forte sostegno al federalismo, dando una lettura travisata della seconda parte dell’Art. 5 della Costituzione, l’hanno portato ad esprimersi contro una scuola che vede tutti uguali. Quanto affermato in merito alla differenza del popolo meridionale rispetto a quello settentrionale, che si esplica durante le prove INVALSI, esprime un’opinione politica da cui prendiamo le distanze. Opinione che si è ulteriormente esplicitata quando ha affermato che lui si sente più vicino a quelli di Villaco piuttosto che a quelli di Napoli“ e incalza la consigliera di opposizione “difficile trovare un’unità politica se il capogruppo di Opposizione di centro sinistra esprime delle posizioni più simili a un leghista della prima ora che a un esponente di centro sinistra. Mi auguro che sia solo stato uno scivolone dettato da un eccessivo sentimento autonomista che sta spostando il dibattito politico nella regione facendo perdere il vero obiettivo che hanno tutti gli esponenti di centro sinistra: cancellare la riforma Calderoli che combinata a quella del premierato ridurrebbe di molto gli spazi di democrazia che sono già molto limitati”. Il consigliere Della Marina ha poi aggiunto:
“Il sindaco Roberto Revelant, dimenticando di essere stato un esponente politico di un consesso legislativo, si è espresso affermando che tale legge ha poca attinenza con la materia relativa agli impegni comunali e che soprattutto non erano stati approfonditi adeguatamente i contenuti. La maggioranza ha espresso un voto contrario rispetto alla mozione senza alcun intervento dei consiglieri, mentre l’Opposizione si è divisa su un tema che permetterà alle regioni più ricche di essere sempre più ricche e che ancorarsi alla nostra autonomia non porterà ad alcun giovamento.” Della Marina conclude “ringrazio Mariolina Patat, Cristina Londero e Sandro Cereghini che hanno espresso un voto favorevole dando lo slancio giusto per iniziare la raccolta di firme