Incidente alle Frecce a Torino: Bird strike o guasto al motore. In ogni caso imprevedibile e orribile fatalità
Ci sono due ipotesi su cui lavorano gli esperti di Aeronautica militare e procura sulle cause che hanno portato all’incidente aereo avvenuto ieri pomeriggio a Torino e al decesso di una bimba di soli 5 anni. Come è noto e certificato da un filmato l’Aermacchi MB-339 delle Frecce Tricolori in fase di decollo ha perso quota e si è schiantato al suolo, travolgendo l’auto su cui viaggiava la famiglia con la bambina che ha perso la vita. Potrebbe essersi trattato di una collisione con uno stormo di uccelli ma non è escluso anche il guasto meccanico. Di certo il motore è andato in blocco e senza spinta il jet diventa come un mattone. Impossibile per il pilota fare di più e non controllare la traiettoria orizzontale e poi eiettarsi. Ovviamente una sorte malvola ha voluto che i rottami infuocati dell’aereo e la palla di fuoco generata dall’esplosione del carburante investissero l’auto. Bisognerebbe semmai valutare se era opportuna quella strada a fine pista, o, come sostengono molti abitanti, l’esistenza stessa dell’aeroporto in zona densamente abitata. Comunque per ora l’ipotesi del blocco del motore per un «bird strike», scontro con gli uccelli, è quella considerata più probabile anche perchè, trapela, il pilota avrebbe lanciato l’allarme al capo squadriglia parlando di «problema al motore» e «bird strike». Un rischio, quello legato a uno scontro con i volatili – che tendono ad essere aspirati dal motore fino a metterlo fuori uso. C’è da aggiungere per gli amanti dei complottismi, che non mancheranno certo anche in questo caso, che l’incidente bird strike libererebbe dalle polemiche rispetto ad un possibile guasto legato alla vetustà dei velivoli (circa 40 anni) o peggio, a decisamente improbabili carenze di manutenzione. A dirla tutta, per i più fantasiosi e allucinanti amanti del complottismo ( per la serie la mamma dei cretini è sempre gravida) , “dietro” ci sarebbe una interessata voglia di accelerare l’adozione di nuovi aerei per le Frecce . Va detto invece che grazie alla sua grande manovrabilità, l’MB-339 fu scelto nel 1982 dalla pattuglia acrobatica italiana in sostituzione dei vecchi Aeritalia G-91. Gli aerei consegnati alla Pattuglia Acrobatica Nazionale furono ridenominati MB-339A PAN ed equipaggiati con impianti fumogeni (verdi, bianchi e rossi -come la bandiera italiana-) usati per evidenziare le acrobazie aeree, inoltre nel tempo vennero apportate diverse migliorie ai velivoli per renderli più adatti al nuovo compito acrobatico. Ma già dopo trent’anni di onorato servizio si era pensato alla sostituzione. Già nel 2013 si parlò infatti di sostituire gli mb 339 pan con l’Aermacchi M-345 HET già designato dall’Aeronautica Militare quale successore, a partire dal 2017. La sostituzione prevista venne però inizialmente fermata dal governo nel 2014, in quanto considerata spesa non prioritaria. Ma poi nel 2017 la situazione si sblocco e la Leonardo firmò con il Ministero della difesa italiano un contratto relativo alla fornitura di un primo lotto di 5 velivoli da addestramento M-345 HET. L’Aeronautica Militare ha previsto un fabbisogno totale di 45 M-345 per sostituire progressivamente gli Aermacchi MB-339.