Casa. Santoro (Pd): la giunta Fedriga non garantisce il diritto all’abitazione
“La Giunta Fedriga, in un momento storico straordinario e caratterizzato da forti difficoltà, anziché dare risposte ai cittadini su una questione primaria come il diritto alla casa, mette in campo un programma ordinario che non solo non offre soluzioni, ma che mette i bastoni tra le ruote, facendo diventare l’abitazione un lusso. Soprattutto per i giovani, obbligandoli a fare mutui anche dove non necessario e ponendo assurdi limiti, legati alle dimensioni delle abitazioni, assolutamente distaccati dalla situazione reale del nostro territorio”. Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd), esprimendosi a margine della seduta odierna della IV Commissione, riunita per esprimere un parere sul Piano annuale delle politiche abitative. “Se, a parole, la Giunta Fedriga garantisce attenzione a giovani e famiglie, di fatto sta aggiungendo difficoltà su difficoltà. L’obbligo del mutuo – continua l’esponente dem – è un’assurda iniquità nei confronti dei giovani che, magari, hanno ereditato una casa dalla nonna e, per sistemarla, vengono costretti da questa Giunta a fare un mutuo, con tutte le difficoltà nel contrarlo. Inoltre, aggiunge Santoro, viene posto “un altro limite assurdo, rilevato addirittura da una parte del Centrodestra (il consigliere di FdI, Lippolis) che riguarda un limite sulla metratura, favorendo l’acquisto di appartamenti in città e limitando quella in zone montane e periferiche, dove generalmente si trovano immobili di dimensioni ben superiori a quelle fissate dalla legge del Centrodestra”. Infine, Santoro solleva anche la questione delle barriere architettoniche nelle abitazioni Ater: “Nell’ambito della discussione sulla legge per gli interventi a favore delle persone con disabilità, i rappresentanti delle Ater hanno lamentato la carenza di investimenti per l’eliminazione delle barriere architettoniche”. “La Giunta – conclude la nota del Partito democratico – dovrebbe chiarire che cosa ne è dei 62 milioni di euro provenienti dal Pnrr. Si teme di perdere i finanziamenti, perché le Ater potrebbero non riuscire ad approvare i progetti a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime”.