Evento Annullato e rinviato a data da destinarsi. Cena con l’autore e la vignaiola al Posto delle Fragole nel Parco di San Giovanni a Trieste
Un viaggio nella profondità del Friuli, tra campagne e osterie, alle radici della nostra terra, dove si cresce tra la fabbrica e il bar in una sorta di omertà sentimentale e dove è il vino a far da padrone: è questo il microcosmo d’anime protagonista dell’ultimo libro di Matteo Bellotto, sempre alla ricerca dell’identità perduta del Friuli contemporaneo e sempre più convinto che è nel mondo del vino che si può trovare il legame tra la terra, le persone e le loro identità perdute e silenziose. È uscito da qualche mese “Di terra e di vino”, creatura delle Edizioni Biblioteca dell’Immagine, che, dando voce a una famiglia operaia e contadina come tante alle prese con un figlio di ritorno dall’emigrazione e a tanti altri personaggi di paese, ci ha regalato un magistrale ritratto letterario di chi e di come eravamo e di chi e di come siamo.
Da anni Bellotto, che è nato a Gemona del Friuli, ha studiato Filosofia a Padova e ora vive a Udine, lavora nel mondo del vino, attualmente come consulente per i Consorzi Friuli Colli Orientali e Ramandolo e DOC-FVG, a contatto con contadini e produttori come la vignaiola Elisabetta Bracco dell’Azienda agricola Bracco di Brazzano di Cormons (Gorizia), che oggi, forte della storia familiare e dell’esperienza di studio e pratica a Bordeaux, porta avanti l’impresa di famiglia iniziata nel 1881 seguendo la filiera dalla vigna alla cantina.
Metterli in dialogo, ricordando la XII edizione di “Rose Libri Musica Vino” conclusasi un mese fa, e farlo a tavola sotto la regia del giornalista Furio Baldassi è sembrato all’Osteria sociale “Il Posto delle Fragole” la cosa più naturale.
L’appuntamento è per giovedì 29 giugno nel Parco culturale di San Giovanni, in via de Pastrovich 4, a partire dalle ore 19: è necessario prenotarsi al numero 040 578777 (tutte le informazioni sui profili social del Posto delle Fragole).