Che Dio te scolti
Il pluriscrannato primo cittadino della capitale del Friuli, ancorché residente in altro comune, chiama a supporto della sua straordinaria attività amministrativa per la zona stazione l’intera opposizione. Lo fa con un appello di alto profilo culturale, come il suo solito, e al grido : la città è anche vostra!
Da uomo probo non si smentisce mai, perbacco.
In fondo, in fondo, di fronte ai pericoli di una città invasa da malfattori, delinquenti, sedentari, ecc., ecc., anche i comunisti portano la loro responsabilità , sembra dire, quindi devono dare una mano.
Insomma, anche gli eredi (parola eccessiva, forse) di quel mondo
di peccatori si mostrino collaborativi e responsabili per il bene della città.
I soliti sinistri presuntuosi chiedono però di discutere il tutto in Consiglio comunale: disfattisti!
Poi, un prete del luogo dice che togliere le panchine non è tanto giusto, visto che gli immigrati anche di quella zona sono brave persone, lavorano, tengono famiglia, si sono integrati e che per gli eventuali delinquenti ci pensa la polizia.
Vien da dire che Dio te scolti…e almeno speriamo lo faccia, illuminando il pensiero e l’azione dell’abitante del Palazzo affrescato dal Tiepolo, così tanto amico del nostro e suo, dicono i maligni, gran consigliere.
Sperin…
Zihal