Cividale diventa altoatesina, Opa sulla Civibank in dirittura d’arrivo

L’obiettivo minimo dell’offerta di Sparkasse sulle azioni CiviBank è stato raggiunto. Lo ha reso noto lo stesso istituto di credito altoatesino. Così quello che per alcuni è il “sacco” dell’ultima banca con direzione locale, mentre per altri è un passaggio obbligatorio per lo sviluppo, è compiuto. Ma c’è da giurare che le polemiche non si placheranno. Con il dato diffuso ieri la partecipazione complessiva delle azioni già detenute da Sparkasse ammonta già a oltre il 46,33%. “Il 6 maggio – ricorda una nota di Sparkasse – le offerte si concluderanno e mancano quindi 8 giorni di mercato aperto per recarsi in banca e aderire”. “Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo obiettivo che conferma – ha dichiarato il presidente di Sparkasse, Gerhard Brandstätter – una risposta chiara da parte di una grande percentuale di azionisti che ha evidentemente considerato la nostra proposta convincente. Il prossimo obiettivo potrà essere il successo in assemblea grazie alla presentazione di una lista che potrà dare un importante rinnovamento alla gestione di CiviBank”. Segnali fra l’altro che l’operazione stia passando nella testa più che nei portafogli ci sono. Ad esempio il consiglio di amministrazione della Fondazione Friuli, al termine del processo di analisi e valutazione (politica?) ha deliberato di aderire all’Opa di Sparkasse sulle azioni Civibank detenute, che rappresentano una quota contenuta pari allo 0,51 per cento. “Crediamo che nei prossimi giorni ci sarà un’ulteriore evoluzione crescente nelle adesioni da parte degli azionisti storici e siamo convinti che a breve, ed entro la chiusura dell’Opa, si supererà, insieme alle azioni CiviBank già detenute da Sparkasse, il livello del 50% – ha aggiunto l’amministratore delegato e direttore generale, Nicola Calabrò – durante gli incontri in Friuli abbiamo, inoltre, riscontrato un grande gradimento verso la lista promossa da Sparkasse per l’assemblea convocata anche per il rinnovo dei vertici e puntiamo anche in questo caso a realizzare questo obiettivo.
Ci stiamo già preparando per gestire nel migliore dei modi, a Opa conclusa, la fase di integrazione in modo da assicurare al più presto un ritorno alla normalità che faccia superare le tensioni e l’incertezza creata presso gli azionisti, i dipendenti ed i clienti”.