Complottismi refrigeranti, l’intelligenza artificiale al comando del tuo frigo e i cinesi (ma non solo) spiano fra i ripiani
Una nota azienda di produzione frigoriferi cinese ha annunciato l’ampliamento della sua gamma di prodotti per la refrigerazione per questo autunno con il lancio dei suoi nuovi frigoriferi collegati che combinano determinati algoritmi di intelligenza artificiale (AI) con l’app mobile del produttore che ci permetterà di controllare e gestire i frigoriferi da remoto e, temiamo, viceversa. I nuovi apparecchi, recita la nota di lancio, presentano una serie di tecnologie focalizzate sul miglioramento della conservazione degli alimenti che sono integrate da funzioni aggiuntive basate su connettività e geolocalizzazione sia del frigorifero che dell’utente, come il Sistema di regolazione proattiva della temperatura. Un’altra delle principali novità dei nuovi modelli è il Funzione visiva MyZone, che permette di impostare automaticamente la temperatura degli alimenti specifici che si trovano all’interno del cassetto MyZone in modo che i prodotti freschi durino più a lungo ed evitino così sprechi. Fin qui quanto pubblicizzato ma è ovvio che affidare all’intelligenza artificiale la gestione del cibo potrebbe comportare dei rischi dato che in una logica di casa “domotica” tutto dovrebbe finire in rete e già immagino il collegamento fra la bilancia e il frigorifero con quest0’ultimo che blocca l’apertura per costringerti alla dieta. O peggio, visto che è previsto, il frigo che ti telefona o messaggia non solo per dirti che manca il latte ma che diventa stalker telematico o peggio accede ai tuoi dati bancari per ordinare, mentre l’Agenzia delle entrate in combutta con il tuo frigo analizza il tuo tenore di vita per controllare la congruenza di quello e quanto consumi con il reddito dichiarato. Siamo oltre al “grande fratello”.