Confindustria Udine si rinnova: Dieci volti nuovi e alcune conferme affiancano il Presidente e la sua squadra in consiglio

Confindustria Udine rinnova le proprie cariche interne. Le assemblee elettive dei Gruppi merceologici in cui è suddivisa l’Associazione hanno proceduto all’elezione dei relativi capigruppo per il biennio 2022-24 e dei loro rappresentanti. Sei i volti nuovi: Marco Vidoni (Legno, mobile e sedia) al posto di Fulvio Bulfoni, Filippo Veronese (Alimentari e bevande) al posto del dimissionario Franco Morgante, Vito Rotondi (Industrie metalmeccaniche) al posto di Agostino Pettarini, Riccardo Semenzato (Servizi a rete) al posto di Silvia Marangon, Diego Antonini (Telecomunicazione e informatica) al posto di Fabiano Benedetti, che ha assunto la carica di consigliere aggiunto, e Mauro Pinto (Terziario avanzato) al posto di Claudio Pantanali. Cinque le riconferme: Matteo Di Giusto (Moda, tessili e manutenzioni operative), Massimo Masotti (Trasporti e logistica), Germano Scarpa (Chimiche), Mario Bolzonella (Cartarie, poligrafiche, editoriali) e Alexandro Luci (Materiali da costruzione). Non era oggetto di rinnovo, invece, il Gruppo costruzioni edili, al timone del quale (fino al 2024) c’è la presidente di Ance Udine Angela Martina. Riconfermato con giudizio unanime Nicola Cescutti alla guida della delegazione di Tolmezzo. I nuovi eletti entreranno ufficialmente in carica giovedì 12 maggio, insieme alla neoeletta Annalisa Paravano che, unitamente alla riconfermata Francesca Cancellier, rappresenteranno la Piccola Industria, mentre sono riconfermati Filippo Pighin e Pierpaolo Bonetti, in rappresentanza, rispettivamente, delle Metalmeccaniche e delle Siderurgiche. I cinque consiglieri aggiunti, designati dalle votazioni delle Assemblee di Gruppo, sono l’immancabile Fabiano Benedetti (Telecomunicazione e informatica), Daniele Petraz (Terziario avanzato) che si conferma persona di valore all’interno dell’Associazione, e tre nuovi ingressi: Mario Toniutti (Terziario avanzato), Gianluca Zanutta (Materiali da costruzione) e Giovanni Gervasoni (Legno, Mobile e Sedia).