Consorzio Bonifica Pianura Friulana apre mostra fotografica “Uomini e donne dell’acqua”
Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della bonifica, sulla scia del convegno organizzato ad ottobre in Castello a Udine, ANBI FVG – associazione che raggruppa i tre consorzi di bonifica della regione Cellina, Pianura Friulana, della Venezia Giulia – propone la mostra fotografica dal titolo “Leggere il passato per immaginare il futuro. Uomini e donne dell’acqua”, in esposizione a Udine presso Cjanive di Palazzo Mantica in via Manin 18, dal 3 dicembre all’8 gennaio (ingresso gratuito – ore 10-12, 15-18). Sessanta gli elementi espositivi – tra oggetti storici e pannelli descrittivi e fotografici dei consorzi di bonifica del FVG -, corredati da proiezioni in loop di immagini integrative. L’inaugurazione della mostra, patrocinata dal Comune di Udine e in collaborazione con la Società Filologica Friulana, si terrà venerdì 2 dicembre alle ore 12,30 alla presenza dell’assessore regionale Stefano Zannier, del deputato Walter Rizzetto, del presidente ANCI Dorino Favot, del sindaco di Udine Pietro Fontanini, della presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana Rosanna Clocchiatti, del presidente della Filologica Federico Vicario, nonché di numerosi rappresentanti del mondo economico e istituzionale del FVG.
Associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica d’Italia (ANBI) ha voluto conferire il giusto valore nonché la doverosa visibilità alla storia dei consorzi di bonifica tramite la commemorazione del Centenario del “Congresso regionale Veneto per le Bonifiche” del 1922. L’ANBI Friuli Venezia Giulia – associazione che riunisce i Consorzi di Bonifica Cellina Meduna, della Venezia Giulia e Pianura Friulana – con questa mostra fotografica vuole rendere omaggio a chi nel corso di questi cento anni è stato protagonista del mondo della bonifica. La scelta delle fotografie esposte riporta al passato, e in particolar modo alle donne e agli uomini del passato, per ricordare che dietro ad ogni manufatto irriguo, ad ogni canale scavato vi è il sudore e la fatica di quanti hanno lavorato per i consorzi. Non è nostalgia di un tempo passato, è rispetto. Perché sono loro ad averci portato fino a qui, perché per correre avanti bisogna sempre guardarsi un po’ indietro.