A quando il concorso “schiatta e vinci”? Dalla sanità regionale intanto l’allucinante dichiarazione secondo cui De Monte non è vaccinato perchè “aspetta un nuovo vaccino”
Apprendiamo dalla stampa cartacea che Amato De Monte “preferisce non commentare le voci su una sua mancata vaccinazione anti-Covid, decisione che secondo decreto governativo può comportare per gli addetti sanitari a contatto con pazienti Covid il cambio di mansioni e pure la sospensione. Secondo alcuni, il trasferimento sarebbe avvenuto anche per questo motivo”.
Dato che le voci le avevamo raccolte e diffuse come tali anche noi, ci sentiamo coinvolti e ci appare fuori registro che l’assessore Riccardi, sempre molto critico con il personale del Servizio sanitario regionale non coperto dal vaccino e che passa le giornate ad inaugurare hub vaccinali (una gran parte utili solo alla sua immagine), non entri nel merito, anzi precisa, sempre riferendoci a quanto diffuso dalla stampa cartacea che: «Da quello che so l’intenzione di De Monte è di vaccinarsi». Sulla stessa linea il direttore dell’Agenzia regionale di coordinamento per la salute Giuseppe Tonutti che addirittura, riferendosi alla mancata vaccinazione di De Monte, ci fa una rivelazione allucinante: «Sta aspettando un nuovo vaccino, non è certamente un no vax».
Oibò, sta aspettando un nuovo vaccino? A forse paura degli aghi? E i tanti che il vaccino l’hanno già fatto con il vecchio cosa si devono aspettare? Non nascondiamo che tale dichiarazione ci mette in ansia come soggetti già vaccinati. In effetti a ben guardare gli occhi arrossati che pensavamo fossero causati dalle troppe ore passate a scrivere davanti al monitor del Pc potrebbero invece essere preludio a qualche trasformazione? Ci vediamo già, come nella migliore tradizione horror, già sanguinare dagli occhi e vagare per il Friuli come automi gestiti dalle antenne del 5g in attesa di disposizioni dalla “spectre” by big pharma. O peggio sviluppare chissà quali modifiche delle nostre già acciaccate cellule. Che ci illuminino dall’Arcs, vorremmo capire infatti quale è il misterioso nuovo vaccino, forse il russo Sputnik o il riferimento è, in un delirio nazionalista, al vaccino italico Reithera, quello basato sulla tecnologia proprietaria dell’adenovirus isolato dal gorilla e che però dopo l’out della corte dei conti non trova fondi per lo sviluppo e forse costringerà i ricercatori ad andare in giro con il piattino in mano e gorilla al seguito? L’ansia nasce anche dal fatto che anche i politici regionali hanno fatto i vaccini vecchi, questo potrebbe spiegare la perdita di lucidità, per non parlare del nervosismo e intolleranza verso ogni critica. Comunque un suggerimento ci sentiamo di esprimerlo per convincere i riottosi al vaccino, si potrebbe fare come annunciato oggi dallo stato della California un estrazione a premi. Gli americani sono come al solito esagerati e fanno le cose in grande, dieci premi da 1,5 milioni di dollari ciascuno per altrettanti cittadini vaccinati contro la Covid-19, più una serie di altri premi di minore importo per un totale di 116,5 milioni di dollari. L’idea, davvero una americanata, è appunto quella di una lotteria a premi multimilionaria nel tentativo di imprimere una accelerazione alla campagna vaccinale. Certo più efficaci dei richiami alla responsabilità del nostro assessore alla salute che non ha grande successo, come vediamo, neppure fra i “sottoposti”. Del resto anche il Fvg nella mente di qualcuno è un piccolo stato con tanto di di carica di governatore, farlocca come quella del suo vice. Ma purtroppo dato che noi americani non siamo e che fondi per lotterie ed affini sono per legge appannaggio dello dello stato nazionale, si può ripiegare magari sulle poltrone, e questo spiegherebbe alcune cose, o si potrebbe lanciare la lotteria del risarcimento del danno. Una gara con beneficiari gli eredi che potremmo simpaticamente chiamare: “schiatta e vinci” da abbinare alla green pass. Viene fornita un sorta di assicurazione di fine vita, che prevede che se si muore per effetto del vaccino i tuoi parenti verranno adeguatamente risarciti senza neppure fare causa.