Dichiarazioni di fine anno del presidente Fedriga… siamo i meglio su piazza

Se dovessi individuare un denominatore comune per le molteplici azioni di governo messe in campo dalla Giunta regionale in questa legislatura, al netto delle situazioni emergenziali incontrate lungo il percorso, indicherei senza dubbio la volontà di rilanciare l’attrattività del territorio: un elemento che riassume il quinquennio 2018-2023, ma che si pone al contempo quale obiettivo per gli anni a venire”. Lo ha sottolineato il presidente della giunta regionale  Massimiliano Fedriga, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno tenutasi stamane a Trieste, nel salone di rappresentanza del Palazzo della Regione.
Entrando nel vivo della materia, Fedriga si è in particolare soffermato sulle politiche fiscali quali le agevolazioni sull’Irap “tese a promuovere l’insediamento di nuove attività produttive e il conseguente incremento dei livelli occupazionali” e l’autonomia “perseguita attraverso il riconoscimento di ulteriori competenze e, soprattutto, per mezzo della stipula di due intese con il Governo nazionale, che ci permettono di trattenere, e reinvestire in Friuli Venezia Giulia, oltre due miliardi di euro”.
“Riferirsi all’attrattività – ha chiarito ancora il governatore – non vuol dire tuttavia rivolgersi esclusivamente a target esterni, ma anche a un’ampia e non meno importante platea interna rappresentata dai giovani, cui siamo chiamati a offrire prospettive chiare affinché decidano di costruire il loro futuro in Friuli Venezia Giulia. Proprio per questo, uno dei cardini attorno ai quali si è incentrata l’azione amministrativa ha riguardato le politiche del lavoro e della famiglia: essere la seconda regione italiana per numero di occupati, con un dato che si avvicina al 70%, vantare il record nazionale di occupazione femminile e aver ridotto il gender gap alla percentuale più bassa d’Italia significa infatti – secondo Fedriga – aver contribuito non solo a garantire più equità sociale, bensì a irrobustire le radici che uniscono cittadini e territorio”.
Quanto agli orizzonti futuri, Fedriga ha rimarcato “la necessità di intensificare le relazioni con le aree limitrofe” e di “portare avanti con decisione progetti congiunti che, come nel caso della prima Hydrogen Valley transnazionale, sappiano imporsi quali risposte strutturali di lungo periodo alle esigenze della nostra comunità regionale”.
“Ben più di una semplice zona di confine – ha concluso il governatore – il Friuli Venezia Giulia è terra d’incontro tra tre popoli: latino, germanico e slavo. Esso simboleggia quindi il cuore stesso dell’Europa e, in quanto tale, va valorizzato e tutelato in ogni sua forma a beneficio delle generazioni che verranno.”  Insomma tutto bene, tutto perfetto, peccato che la realtà sia altro rispetto ai desiderata di Fedriga che evidentemente finge di non vedere la situazione reale, le crisi aziendali incipienti, la sanità allo sbando e le richieste che dalle amministrazioni locali arrivano e non vengono quasi mai prese in considerazione.  E sul tema sanità che sia per entità della spesa che per importanza nei confronti dei cittadini che il racconto è paradossale. Così alle parole mendaci spese dal presidente hanno fatto eco quelle del suo vice Riccardi che addirittura parla di risultati straordinari. “Quella che si avvia alla chiusura è stata la legislatura dell’imprevedibile; ci siamo trovati ad affrontare situazioni senza precedenti: tempesta Vaia, pandemia, eventi critici metereologici che si sono susseguiti a ritmo serrato. Poi la guerra ai confini con l’Europa, l’emergenza Ucraina, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, il carovita. Il mondo è cambiato”. Sono le parole di Riccardi tese ovviamente a creare u quadro dal quale lui esce come un condottiero vittorioso, aggiunge infatti: “Ciononostante, pur in una situazione costantemente drammatica, abbiamo comunque garantito la migliore assistenza sanitaria e territoriale, continuando a investire, innovando, aggiornando, formando”, ha aggiunto. Poi dopo aver snocciolato i soliti numeri delle milionate spese o previste mett il cappello su meriti non suoi: “Per fronteggiare la pandemia sono state somministrate oltre 2,8 milioni di dosi di vaccino in oltre 35 hub sparsi su tutto il territorio regionale, grazie alla straordinaria alleanza che si è creata tra sistema sanitario e mondo del volontariato, con oltre 112mila giornate/uomo da parte dei soli volontari di Protezione Civile”. Che dire… complimenti.