Domani a Pordenone concerto di fine anno al Verdi: dall’Ucraina la prestigiosa Kharkvik Philarmonic orchestra

Con un repertorio intenso e appassionante in cui spicca il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re minore di Sergej Rachmaninov, e nel quale si alterneranno grandi classici del tradizionale programma musicale di San Silvestro, torna a Pordenone l’appuntamento con il Concerto di Fine Anno, come sempre promosso dal CICP Centro Iniziative Culturali Pordenone, in sinergia con il Centro Casa dello Studente Antonio Zanussi, per la direzione artistica dei Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai. Il sipario si alzerà venerdì 31 dicembre, alle 16 al Teatro Verdi di Pordenone, su una delle formazioni più blasonate e apprezzate dell’ultimo secolo, l’ucraina Kharkiv Philarmonic Orchestra nella quale hanno suonato artisti leggendari come Aram Khachaturian, Mstislav Rostropovich, Dmitri Shostakovic, Krzysztof Penderecki. Sul podio dell’Orchestra ci sarà il Maestro Yuri Yanko, mentre sarà un artista italiano ad integrare la compagine come pianoforte solista, il talentuoso Alberto Ferro, chiamato a cimentarsi su pagine fra le più conosciute e amate del repertorio per pianoforte e orchestra. Per tutti gli spettatori la mascherina FFP2, diventata obbligatoria per assistere agli eventi teatrali (e non solo), sarà gratuitamente distribuita all’ingresso. Al pubblico è richiesto il super green pass, biglietteria online su www.musicapordenone.it oppure in Teatro dal 27 al 30 dalle 16.00 alle 19.00. Venerdì 31 dalle ore 15.00.

In scaletta brani di Nikolaj Glinka (“Valse Fantaisie”), Aram Khachaturian (“Valzer” da Masquerade) e un crescendo festoso di composizioni di Johann Strauss jr: da “Eljen A Magyar!” Polka op.332 a “Bluette-Polka” op. 271, per chiudere con “Im Krapfenwald’l” Polka op.336 e il mitico “Kaiser Waltzer” op.437. Ma al centro dell’appuntamento, come anticipato, risuonerà il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re minore di Sergej Rachmaninov, composto nel 1909, di impostazione tardo-romantica: una partitura dalle melodie, magniloquente, di alta difficoltà esecutiva perché richiede al solista una tecnica virtuosistica e molta resistenza. La Kharkiv Symphony Orchestra ha più di cento anni di storia alle spalle. Nell’ottobre 1929 divenne gruppo leader del Comitato radiotelevisivo ucraino. Il primo decennio dell’esistenza dell’orchestra fu segnato da direttori musicali come Paul Kletzki (1937-38), collaborazioni con famosi direttori Kurt Sanderling e Guido Adler, Fritz Stiedry e Eugen Szenkar (Ungheria).Natan Rakhlin e David Oistrakh hanno iniziato la loro carriera con questa orchestra. Nel corso della storia dell’orchestra, noti musicisti si sono esibiti con esso, tra cui Anton Rubinstein, Henrih Neigauz, Sviatoslav Richter, Emil Gilels, Aram Khachaturian, Mstislav Rostropovich, Rudolf Kehrer, Vladimir Krainev, Dmitri Shostakovich, Vakhtang Jordania, Mikhail Pletnev, Vladimir Spivakov, Dimitri Bashkirov, Daniel Kramer, Sergey Stadler, Alexander Kniazev, Alain Daboncourt, James Oliverio, Sayaka Shoji, Ernest Hoetzl, Anton Sorokow, Alexander Gavrylyuk, Krzysztof Penderecki e molti altri. Nel 1986 l’orchestra ha vinto il concorso per orchestra tra le repubbliche sovietiche sotto il suo direttore musicale Alexander Alexeev. Attualmente il primo violinista dell’orchestra è Igor Shapovalov, che ha il titolo di Artista popolare dell’Ucraina. Nel 2001 Yuriy Yanko, detentore del titolo di “Honoured Worker of the Arts of Ukraine”, e vincitore del Concorso Internazionale di Direzione di Vakhtang Jordania, è stato nominato direttore musicale e direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Kharkiv. Yanko ha studiato direzione operistica e sinfonica con Turchak, Dushchenko, Vakhtang Jordania e con la Kharkiv Opera House ha messo in scena numerosi spettacoli di opera e balletto. Ha ricevuto i diplomi del governo regionale di Kharkiv (2002, 2006) e il premio supremo del sindaco di Kharkiv “For Zeal” (2004). È stato vincitore annuale della tariffa regionale “Kharkiver dell’anno” per 6 anni (2001-2006) e vincitore del premio “Riconoscimento pubblico” (2004), vincitore della tariffa regionale “Kharkiver del 21° secolo”, 2010 Ha ricevuto l’Ordine al Merito dell’Ucraina dal Presidente dell’Ucraina. Classe 1996, il pianista Alberto Ferro ha conseguito il Master sotto la guida del M° Epifanio Comis presso l’Istituto di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania. Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, tra cui: 2° Premio, Premio Stampa Internazionale e Premio Haydn al Concorso “Busoni” di Bolzano (2015); 1° Premio al Concorso Nazionale “Premio Venezia” al Teatro La Fenice (2015); 1° Premio e Premio del Pubblico al Concorso Internazionale Telekom Beethoven a Bonn (2017). Ha tenuto concerti in tutta Europa: dal Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” a Catania al Teatro La Fenice a Venezia, dalla Sala concerti Fazioli a Sacile al Künstlerhaus e Herkulessaal a Monaco di Baviera, Philharmonic Hall a Liegi, Concertgebouw a Bruges, Minardschouwburg e Handelsbeurs a Gand, Flagey e Centre for Fine Arts a Bruxelles, Philharmonie a Lussemburgo, Festspielhaus a Erl, Museum of Art a Tel Aviv, Musikgymnasium Schloss Belvedere a Weimar , Gewandhaus a Lipsia, Beethoven Haus a Bonn, Regentenbau a Bad Kissingen, Liederhalle a Stoccarda, Meistersingerhalle a Norimberga. Si è esibito sotto la direzione di rinomati direttori come Franz Schottky, Risto Joost, Marco Parisotto, Arvo Volmer, Benjamin Haemhouts, Dirk Kaftan, Heribert Beissel, Günter Neuhold, Paul Meyer, Thierry Fischer, Marin Alsop, Christian Zacharias e molti altri.