Dura lex, sed lex: i no vax – no pass hanno giocato con il fuoco, non si lamentino ora di essersi scottati
Dura lex, sed lex (lat. «dura legge, ma legge»). Calza a pennello questa regola fondamentale del diritto Romano con cui si afferma la necessità morale di piegarsi a una legge, anche se dura, in considerazione del beneficio per la comunità, in questo caso, rafforzata dalla necessità di tutela della salute pubblica. Senza considerare che le norme su vaccini e greenpass sono percepite come severe ed inaccettabili solo da una minoranza della popolazione, chiassosa, violenta in alcune frange, ma certamente minoranza basata su una idea di libertà distorta, evoluzione negativa dello slogan “uno vale uno” che si è trasformato in “io valgo più del resto del mondo”.
Per questo appare corretto che, relativamente agli scontri al corteo no Green pass di Trieste, vi siano primi concreti provvedimenti di giustizia, sarebbe assolutamente diseducativo annunciare che verrà fatta rispettare la legge e poi lasciar perdere soprattutto quando vi sono stati comportamenti che sono andati ben oltre il diritto di manifestare. Chi gioca con il fuoco, non si può lamentare di essersi scottato, questo vale sia per i comportamenti fuorilegge che per un eventuale malattia che vede proprio i negazionisti più esposti al virus. Al momento sono 18 le denunce e 6 i fogli di via. Provvedimenti penali ed amministrativi seguiti alle indagini sugli scontri tra forze dell’ordine e qualche centinaio di manifestanti che cercava di sfondare il varco su piazza Unità. Le diciotto denunce e i 6 fogli di via sono solo i primi provvedimenti, emessi nell’immediatezza, ma è in corso la visione dei filmati realizzati dalla Polizia Scientifica per individuare eventuali ulteriori reati a carico delle persone identificate e degli altri partecipanti ai disordini. Sotto la lente degli investigatori, oltre a gruppo di facinorosi che hanno cercato di raggiungere piazza Unità che era tutelata da un decreto del Prefetto, anche alcuni partecipanti al corteo principale che avrebbe dovuto sottostare all’ordinanza del sindaco che prevedeva, da parte degli organizzatori, un servizio d’ordine che garantisse distanziamento e utilizzo delle mascherine. Ma sui volti degli 8mila che hanno sfilato contro a certificazione verde di mascherine se ne sono viste ben poche. Per questo le violazioni prevedono sanzioni amministrative, e la Questura ha annunciato che saranno oggetto di analisi anche i video presenti sul web oltre a quelli girati direttamente dalla scientifica durante il corteo del pomeriggio. Oggetto di analisi anche il filmato che inquadra l’aggressore, già identificato, del giornalista de Il Piccolo Gianpaolo Sarti colpito con un pugno e una testata al volto solo per il fatto che stava documentando gli avvenimenti.