Esposto alla Corte dei Conti relativo alla modifica della modalità di raccolta rifiuti a Udine
La ex consigliere comunale di Udine Claudia Gallanda ha presentato un esposto alla Corte dei Conti relativo alla raccolta rifiuti a Udine ed in particolare alla modifica della modalità di raccolta da mista cassonetto stradale/porta a porta a porta a porta spinta. ” Nessuno mette in discussione l’utilità della raccolta differenziata; se diventa “spinta”, ancora meglio: l’obiettivo dovrebbe essere quello di riciclare tutto il possibile, scrive Gallanda, risparmiando però, o comunque con un ritorno verso l’utenza, che per la raccolta differenziata porta-a-porta è comunque chiamata a spendere molto più del suo tempo.
Ho tentato in ogni modo di ragionare in questo senso con l’amministrazione e i consigli di quartiere, anche scrivendo lettere rimaste per lo più senza risposta.
Una delle cose che mi hanno colpito, prosegue Gallanda, leggendo la delibera 167 è la prevista rimozione dei cassonetti attualmente in uso, con una spesa prevista di 380 mila euro, che considero eccessiva, soprattutto considerando che, con poche modifiche di costo molto minore, potrebbero venir riutilizzati.
Inoltre era stata promessa non solo un’informazione capillare ma anche una sorta di sperimentazione per verificare la fattibilità dei risultati che si vorrebbero ottenere, cose non proprio mantenute e che anzi si sono tramutate in un cambiamento imperativo. Senza contare che ci sono anche altre problematiche che vengono al pettine, come la faticosa raccolta manuale, da parte dei dipendenti della Net, di tutti i bidoncini sparsi lungo le vie cittadine; e le vie di accesso alla città sono lunghe chilometri. Questo, oltre a poter influire sulla loro salute, se la raccolta è di giorno intaserebbe il traffico e se fosse di notte causerebbe rumori anche più fastidiosi e prolungati, disturbando il riposo ancor più di quanto già avviene. Problematiche che avrebbero dovuto avere la priorità di un confronto con i cittadini, conclude la ex pentastellata, prima di venir decise a priori e d’imperio. Per tutto questo ho presentato un esposto alla Corte dei conti, rimarcando anche il costo della prevista rottamazione dell’esistente mentre potrebbe invece venir riutilizzato, proprio nell’obiettivo del riciclo di tutto il possibile, previsto anche dalle relative leggi”.