Evento lunedì a Udine per un “confronto politico democratico sul futuro dei territori della regione”

Il giorno 8 aprile, alle ore 11,30, presso il palazzo della Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia di via Sabbadini 31 a Udine, in sala Kugy, si terrà la Conferenza stampa indetta dall’Associazione per la Terza Ricostruzione, per lanciare una campagna di dibattito e consultazione popolare sulle future “province”.
Siamo in attesa, infatti, della reintroduzione nello Statuto regionale, da parte del Parlamento, dell’ente di “area vasta”, dopo che le vecchie Province sono state cancellate dall’ordinamento regionale -unico caso in Italia- nel 2016. La richiesta al Parlamento è stata però avviata senza che vi sia stata alcuna approfondita riflessione né sull’efficacia delle vecchie Province né sugli scopi dei nuovi enti. Sull’intera questione, le forze politiche, sia pro che contro, si giocano la credibilità della loro politica ma tutti ci giochiamo il futuro e la credibilità della nostra regione la quale, unica senza Province, sarà sotto la lente dell’intero Paese nell’indicare la strada per la riforma delle Province a livello nazionale. Vogliamo essere “laboratorio” di nuove soluzioni di governo intermedio o esempio di restaurazione?
La strada corretta è quella di avviare, prima della legge regionale che dovrà seguire alla pronuncia del Parlamento, un vero dibattito pubblico -e, eventualmente, anche una consultazione popolare- per far decidere i cittadini sul modello preferito di ente intermedio.
Con questo intento, già espresso pubblicamente, l’Associazione Terza Ricostruzione invita alla Conferenza stampa anche i Consiglieri regionali e li sollecita a farsi promotori di tale confronto attivando occasioni e strumenti per la promozione della partecipazione popolare a decisioni che, anche se apparentemente lontane dalle esigenze delle persone, avranno comunque impatti importanti sulla vita dei territori della regione.
La conferenza stampa vedrà la partecipazione, come testimonial della campagna, di esponenti politici che, nel recente passato, si sono affrontati su fronti opposti proprio in tema di enti territoriali e che ora ritengono di doversi impegnare per il rilancio di un confronto politico democratico sul futuro dei territori della regione.