Finalmente approvata nelle Filippine la “legge sul divieto di matrimonio dei bambini”

“In un momento di aggravamento dei problemi legati ai diritti dei bambini a causa della pandemia da COVID-19, a cui si aggiunge l’assalto del tifone Odette (Rai), l’UNICEF Filippine celebra un’importante svolta per i diritti dei bambini: il passaggio della legge repubblicana n. 11596 ovvero la “legge sul divieto di matrimonio dei bambini”. Il rappresentante dell’UNICEF nelle Filippine Oyunsaikhan Dendevnorov, parla di “una pietra miliare per i loro diritti delle bambine” . Una buona notizia quindi dato che secondo il sondaggio nazionale demografico e sanitario filippino del 2017, 1 ragazza filippina su 6 si sposa prima di compiere 18 anni o la maggiore età legale. Si è visto che il fenomeno dei matrimoni precoci è stato praticato nelle comunità indigene e musulmane del paese. A livello globale, le Filippine sono al 12° posto per numero assoluto di matrimoni precoci. Sebbene queste comunità abbiano cercato di affrontare il problema attraverso programmi su base comunitaria, l’approvazione di una legge rafforza il quadro giuridico e la protezione dei bambini e sottolinea l’impegno del governo come Stato parte per attuare pienamente la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. profondi effetti della pandemia, tra cui la chiusura delle scuole, gli shock economici e l’interruzione dei servizi sanitari vitali, hanno avuto un impatto diretto sulle gravidanze delle adolescenti e, di conseguenza, sul matrimonio precoce. Con l’approvazione e la promulgazione di questa nuova legge, viene assicurato un altro livello di protezione, che produrrà anche benefici duraturi per i bambini, specialmente le bambine. I matrimoni precoci rappresentano una violazione dei diritti umani e possono comportare una vita di sofferenza non solo per le ragazze, ma anche per i loro figli. Le ragazze che si sposano prima di compiere 18 anni hanno minori probabilità di rimanere a scuola e hanno maggiori probabilità di subire violenze e abusi domestici. Rispetto alle donne di 20 anni, hanno anche maggiori probabilità di morire a causa di complicazioni nella gravidanza e nel parto. Se sopravvivono alla gravidanza e al parto, la probabilità che i loro bambini nascano morti o muoiano nel primo mese di vita è piuttosto alta. Lodiamo il governo filippino per aver approvato una legge così importante. Insieme al Child Rights Network e a tutte le altre organizzazioni e attivisti per i diritti dei bambini nel paese, noi dell’UNICEF rimarremo impegnati a garantire l’applicazione rigorosa di questa nuova legge e a sostenere il governo filippino, in particolare gli attori chiave nell’attuazione di questa legge, mentre continuiamo il nostro lavoro verso la completa eliminazione dei matrimoni precoci e di tutte le forme di violenza contro i bambini nelle Filippine. L’UNICEF sarà risoluto nel salvaguardare altre azioni tra cui le misure di protezione sociale, l’accesso equo all’istruzione, servizi sanitari senza interruzioni e il potenziamento dei bambini e dei giovani”.