Fine vita – Capozzella (M5s): “Fedriga dimentica valore Parlamento. Obbligo legiferare su fine vita”

Il Parlamento ha il dovere di legiferare sul cosiddetto fine vita così come ha il dovere di legiferare in ogni materia che riguardi la società per dettare regole di convivenza civile. E’ il suo mandato sancito dalla nostra Costituzione. Sorprende, ma fino ad un certo punto, che il presidente della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedrioga ‘istighi’ a non legiferare da parte dei parlamentari che sono stati indicati dai cittadini proprio per questo compito. Evidemente sfugge a Fedriga tutto questo. Se poi la sua è indicazione di non intervenire perchè ritiene che, dal suo punto di vista politico, sia legittimo non farlo sul problema del fine vita è ancora peggio: una visione politica personale o del suo partito non può negare un intervento a favore di tutti i cittadini. Fedriga poi dimentica un passo importante della nostra vita istituzionale: la stessa Corte Costituzionale ha richiamato il Parlamento a legiferare per eliminare discriminazioni, per garantire tutte le scelte di fine vita che le persone nella piena consapevolezza effettuano. E proprio dal Friuli Venezia Giulia dove per la prima volta in Italia il servizio sanitario nazionale è stato coinvolto nel suicidio assistito di ‘Anna’, donna triestina di 55 anni, morta giorni fa, si levi forte un richiamo al Parlamento per provvedere al più presto a questa mancanza. Così il coordinatore provinciale Mauro Capozzella del Movimento 5Stelle in merito alle recente affermazioni alla stampa del presidente Fedriga.
Nessuno plaude o festeggia al caso di ‘Anna’ come dice Fedriga. Tutti si sono associati al dolore e con rispetto alla decisione che questa donna e i suoi famigliari hanno scelto. E’ in mala fede chi scrive o parla di presunti festeggiamenti, dichiarazioni che ancora una volta, scientemente, vengono diffuse a critica da parte di chi, come Fedriga, vuole bloccare un cammino ormai inarrestabile, civile, rispettoso delle leggi e delle coscienze degli italiani.