Fotovoltaico by Regione Fvg, soldi solo ai ricchi. Niente fondi ai meno abbienti che le bollette d’energia dovranno pagarsele per intero

Abbiamo atteso prima di dare un giudizio sull’incentivo della Regione Fvg sul fotovoltaico. Ma la sensazione, fin dalle prime notizie, era che il solco fosse il solito ben espresso da una storica copertina del settimanale satirico “Cuore” che recitava: ” Siete poveri? Cazzi vostri”. La norma voluta da Fedriga a ridosso delle elezione sulla carta appariva un bel sostegno generalista ma guardando meglio fra le pieghe delle regole, si scopre che gli incentivi a fondo perduto nella  misura non superiore al 40 per cento del costo totale dell’intervento andranno a chi ha già possibilità economiche rilevanti escludendo di fatto chi non ha possibilità di contanti o di credito bancario. Per chiarire meglio, le famiglie che volessero dotarsi di impianti che consentano l’abbattimento delle bollette energetiche devono avere una disponibilità cash di migliaia di euro o possibilità di accedere a prestiti o fidi. Questo esclude di fatto una enorme fetta di famiglie e cittadini che sono magari già gravati da mutui o non titolari di posti di lavoro a tempo indeterminato, condizione come è noto, fondamentale con le attuali regole bancarie per ottenere prestiti e finanziamenti. In sostanza gli incentivi regionali sono solo a disposizione di chi, probabilmente, potrebbe realizzare in proprio gli impianti.  Non solo, anche rientrando nei parametri, anche i più abbienti avranno la corsa ad ostacoli. La procedura sarà disponibile a partire dalle 9 di mercoledì 22 febbraio e tutto lascia presagire che sarà il classico assalto alla diligenza. A questo primo atto ne faranno seguito degli altri destinati ad altre due categorie, ossia per l’installazione di impianti nei condomini e per le parrocchie. Gli incentivi presenti nel bando sono concessi a fondo perduto, come già detto,  nella misura non superiore al 40 per cento del costo totale dell’intervento sostenuto a partire dal 1 novembre 2022. Entrando nel particolare la richiesta può essere presentata dalle persone fisiche residenti nel territorio regionale al momento della domanda, che risultino proprietarie dell’immobile ad uso residenziale per il quale vien presentata richiesta di contributo.  Questo esclude ovviamente gli affittuari. Gli interventi devono essere realizzati a servizio di unità aventi categorie catastali da A1 a A9 e A11. Sono ammesse in particolare le spese relative all’acquisto e installazione degli impianti, i lavori correlati, i sistemi per la gestione energetica e il monitoraggio dell’impianto, le spese tecniche, le spese di istruttoria e di gestione della pratica, gli oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento, comprensivi di Iva. Ciascuna persona fisica può presentare domanda per una sola unità immobiliare. Per la stessa abitazione è ammessa una sola domanda per la medesima tipologia di intervento prevista dal bando. Le richieste di incentivo vanno presentate dopo la realizzazione degli interventi per le spese sostenute a partire dal 1 novembre 2022. La documentazione tecnica attestante la compiuta realizzazione degli interventi e la documentazione di spesa ad essi relativa devono recare una data successiva al 31 ottobre 2022. Non possono presentare domanda le persone fisiche che, per lo stesso intervento, hanno usufruito dell’incentivo Superbonus previsto dal Decreto rilancio.  Le modalità di presentazione della domanda di incentivo e rendicontazione, sono semplificate e prevedono la compilazione della domanda on line, attraverso il link pubblicato alla pagina internet dedicata, che guida passo dopo passo l’utente nell’inserimento dei dati e nella successiva trasmissione. L’incentivo verrà assegnato attraverso il procedimento a sportello. L’erogazione degli incentivi sarà disposta entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, sulla base delle dichiarazioni rese dal titolare della domanda. Non è prevista in questa fase la trasmissione di alcun documento; fatture, bonifici e dichiarazioni tecniche a dimostrazione della spesa sostenuta e dell’avvenuta realizzazione dell’impianto devono essere in possesso del richiedente alla data della domanda e saranno caricate sull’applicativo informatico in un secondo momento, in occasione dei controlli che l’Amministrazione regionale effettuerà d’ufficio, anche con l’ausilio dell’Agenzia delle entrate.

Bando regionale sul fotovoltaico: “Intervento solo per benestanti. Transizione ecologica per pochi”