Gare positive per la monoposto elettrica progettata e realizzata dai 50 studenti dell’Uniud E-Racing
È positivo il bilancio della stagione di gare 2024 dell’Uniud E-Racing Team dell’Università di Udine. Più di 50 gli studenti di ingegneria ed economia che hanno partecipato al progetto che prevede l’ideazione e la realizzazione di una monoposto elettrica da competizione che gareggi nel campionato universitario Formula Student. Serena II, la monoposto portata in gara quest’anno, è una vettura completamente nuova rispetto a Serena I, che era scesa in pista nel 2023.
Le novità
Il risultato è una vettura che pesa oltre 100 chilogrammi in meno rispetto alla precedente – da 401 a 295 chili – e conseguentemente è risultata più agile nelle curve e più performante in accelerazione. Serena II è infatti il risultato di un intenso lavoro di sviluppo e perfezionamento. È stato ridotto il passo della macchina, il nuovo telaio è stato alleggerito e sono stati introdotti nuovi gruppi ruota e sospensioni. Nuovo anche il pacco batterie con involucro in kevlar. L’elettronica è stata aggiornata e migliorata in termini di qualità ed affidabilità. Inoltre è stata rinnovata l’aerodinamica, grazie all’introduzione di un’ala anteriore, e anche il sistema di raffreddamento di motore e inverter.
«La squadra – spiega il coordinatore del progetto Uniud E-Racing Team, Luca Casarsa – ha lavorato duramente per riprogettare la vettura da zero sfruttando tutto il know how acquisto su Serena I. Quasi 10 mesi tra progetto, costruzione e messa a punto che vede come risultato una vettura decisamente più performante ed affidabile della precedente»
Le gare
La vettura è scesa in pista in due tappe del campionato Formula Student: in Germania, all’autodromo di Hockenheim (13-18 agosto) e, in Italia, all’autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari (3-8 settembre).
La prova tedesca
Quella tedesca è una delle tappe più difficili dove si sfidano i migliori team al mondo. Il fatto che l’Uniud E-Racing Team ha passato le ispezioni tecniche del pacco batterie e quelle meccaniche rappresenta un successo per una squadra giovane e con poca esperienza come quella dell’Ateneo. I suggerimenti e le indicazioni ricevute dai giudici tedeschi hanno consentito al team di apportare ulteriori miglioramenti alla vettura prima della tappa italiana.
Varano, bravi ma sfortunati
A Varano infatti la monoposto ha superato rapidamente e senza intoppi significativi tutte le ispezioni tecniche (elettriche, meccaniche oltre a rain, tilt e brake test) potendo quindi scendere in pista per le prove dinamiche. Quattro i piloti del team che si sono alternati nelle quattro prove: Acceleration, cioè il tempo per percorrere 75 metri con partenza da fermo; Skidpad, il tempo per percorrere un percorso a “otto” girando in senso orario e antiorario; Autocross, tempo su giro secco di circa un chilometro fatto di brevi accelerazioni e chicane; Endurance, 22 chilometri da percorrere su un circuito nel minor tempo possibile, con la minore energia possibile e con cambio pilota a metà percorso. Delle quattro prove, solo l’endurance non è stata portata a termine. A pochi giri dalla fine, causa la pioggia intensa che imperversava sul circuito sin dal mattino, si è verificato un guasto elettrico che ha costretto Serena II al ritiro.
A Varano la squadra ha avuto anche un deciso miglioramento delle performance nelle prove statiche: presentazione del business plan e del cost report, design event, dove vengono discusse e giustificate le diverse scelte progettuali. Alla fine, il team ha concluso al 26° posto su 43 vetture in gara, quinta delle 8 squadre italiane in gara.
«A breve – annuncia il professor Casarsa – riprenderanno le attività del team con l’inserimento di nuovi membri e con test in pista che ci permetteranno come evolvere il progetto per la stagione 2025».