Gaudium magnum, habemus felix maior, o se preferite happy sindic

L’avevamo sperato è alla fine, nonostante tutto, il ribaltone c’è stato. Così martedì prossimo 25 aprile 2023 Udine vedrà i festeggiamenti per l’anniversario della liberazione d’Italia dal fascismo e vedremo il ritorno di un sindaco certamente più legato ai valori di quella ricorrenza. Intendiamoci, è vero che il 25 aprile dovrebbe essere festa di tutti, ma inutile nasconderlo per qualcuno c’è meno da festeggiare. Basterebbe tutto questo per gioire per l’arrivo di Alberto Felice De Toni a palazzo d’Aronco, ma ovviamente c’è di più o almeno lo speriamo in tanti. Questo però non vuol dire nascondere le difficoltà che il nuovo primo cittadino dovrà affrontare e forse è un bene  il fatto di non avere esperienza politica diretta,  se non quella maturata in questi pochi mesi di campagna elettorale ed estenuanti trattative. Del resto che la coalizione o meglio la maggioranza che lo sostiene, almeno sulla carta, è vasta e composita, lui ha affermato ad ogni microfono o taccuino dei giornalisti,  lo ritiene un valore aggiunto. Tante posizioni, tante idee, sembra voler dire, ma noi che siamo, nel bene e nel male, conoscitori delle dinamiche della sinistra friulana e udinese in particolare, restiamo preoccupati. La formazione delle liste, l’elezione di alcuni soggetti che in passato non hanno certo brillato neppure nel più facile compito d’opposizione, il fatto che si sia andati al primo turno con due poli di sinistra contrapposti per poi ritrovare, più per convenienze che per convinzione profonda, l’unità per battere Fontanini, non tranquillizza perché i problemi non sono stati minimante scalfiti e, passato l’entusiasmo per la vittoria sul comune avversario, i nodi rischiano di venire al pettine. Aggiungiamo che la vittoria del centrosinistra è figlia di tanti elementi, il primo dei quali è “Fontanini”. Con altro personaggio meno squalificato da 5anni di gestione sordo-cieca del Comune sarebbe stata altra partita.  Anche la sua reazione scomposta, a tratti ridicola, di commento al voto dimostra che il sindaco delle cose è stato del fare poco e male e non solo in campagna elettorale. Lui ha dato responsabilità della sua sconfitta agli elettori di destra pigri o che non hanno capito che si votava in due turni, alla bronchite che lo ha colpito nell’ultima settimana e udite, udite: alla stampa che a suo dire non gli è stata amica. Comunque ora si apre per Udine una nuova stagione e noi saremo lì a coglierla perché il ruolo della stampa non può essere quello di fiancheggiare acriticamente, ma di pungolo a fare e fare sempre meglio.

FF

E’ De Toni il nuovo sindaco di Udine. Fontanini sconfitto. Il commento del nuovo sindaco