I Carabinieri della provincia di Udine festeggiano il 211° annuale di fondazione

Ricorre oggi il 211° Annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri che il Comando Provinciale di Udine ha celebrato, a partire dalle 18.00, nella cornice della Loggia del Lionello di Piazza della Libertà del capoluogo friulano, alla presenza delle Autorità provinciali e della cittadinanza.

La cerimonia militare nella Loggia, che ha visto schierata una Compagnia di formazione articolata su tre Plotoni, in rappresentanza dei carabinieri in servizio nel Provinciale in uniforme storica, dei Comandanti di Stazione e dei Reparti specializzati, ha avuto inizio con l’ingresso dei Medaglieri e dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dei gonfaloni dei Comuni di Tolmezzo, decorato di Medaglia d’Oro al Merito Civile, Cividale del Friuli, Latisana e Palmanova in rappresentanza di tutti i Comuni presenti nel Comando Provinciale di Udine e del Gonfalone del Comune di Udine, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, ed è proseguita con la resa degli onori al Comandante Provinciale che ha passato in rassegna i Reparti.

È stata data quindi lettura del messaggio indirizzato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Comandante Generale dell’Arma Gen. C.A. Salvatore Luongo e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale.

Il Colonnello Giorgio Broccone, Comandante Provinciale, nel suo intervento, dopo aver salutato le Autorità e gli ospiti intervenuti, ha esordito rammentando che gli obiettivi che Vittorio Emanuele I si prefisse nell’emanare le Regie Patenti che, il 13 luglio 1814, decretarono la nascita del Corpo dei Carabinieri Reali per costituire una prima linea di difesa territoriale e di contrasto alla criminalità, sono rimasti gli stessi fino a oggi e che l’Istituzione, dopo oltre due secoli di Storia, è ancora pronta a servire lo Stato e i suoi cittadini.

Proprio l’idea del “servire”, ha proseguito il Comandante Provinciale, è stata – ed è ancora – il riferimento etico dei Carabinieri, fondato sulla cultura dell’essere e non dell’apparire; della spinta in avanti con senso del dovere, a testa bassa, senza cedere alla lusinghe e vanità; senza farsi travolgere dagli eventi, per fornire ai cittadini un ”servizio” connotato da umiltà, coraggio, dedizione, professionalità e specializzazione, che devono essere accompagnate dalla comprensione, dall’empatia e dall’umanità che sono le sole qualità che avvicinano i Carabinieri a chi ha bisogno di aiuto.

Tra i valori cardine che orientano la bussola morale dei Carabinieri, il Col. Broccone ha menzionato il “coraggio” e, rivolgendo un pensiero al sacrificio dei tanti militari dell’Arma caduti e feriti in servizio, e in particolare a quelli che, il 19 luglio 1915, combatterono sulle pendici del Podgora, di cui ricorre il 110° anniversario, ha voluto ricordare, con rispetto e gratitudine, i 32 carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Udine che hanno riportato lesioni negli ultimi 12 mesi, un dato che testimonia l’innegabile rischio a cui, consapevolmente, tutti i carabinieri di sottopongono svolgendo attività operative, anche fuori servizio.

Il Comandante ha espresso riconoscenza per l’operato dei Comandanti e dei militari delle 53 Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale che ogni giorno si impegnano per interpretare le esigenze e le aspettative delle comunità e dei territori, in sinergia con i comparti di specialità dell’Arma e le altre Istituzioni, la Magistratura, le Forze di Polizia e le Forze Armate. Il lavoro svolto è testimoniato, con riferimento all’ultimo anno, dai quasi 49.000 servizi esterni svolti, a cui si aggiungono oltre 2.000 servizi di ordine e sicurezza pubblica; dalle oltre 37.000 chiamate di emergenza giunte tramite il servizio 112NUE alle centrali operative dei sei Comandi Compagnia, pari al 75% del totale delle chiamate indirizzate alle Forze dell’Ordine. I Carabinieri procedono per il 79% dei delitti perseguiti in tutto il territorio della ex provincia di Udine. Sono state 3.432 le persone deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria e 170 quelle tratte in arresto; 213 sono stati i fatti reato riconducibili alla fattispecie di violenza di genere o al cosiddetto “codice rosso”. Il contributo dell’Arma alla formazione della cultura della legalità fra i più giovani si è espresso attraverso l’incontro con oltre 4.200 studenti e insegnanti in 85 scuole di ogni ordine e grado e 62 sono stati gli incontri formativi con appartenenti a fasce vulnerabili come gli anziani.

In conclusione del suo intervento, il Col. Broccone ha ringraziato i suoi Carabinieri e le famiglie che quotidianamente li sostengono, e li ha spronati a continuare a profondere il massimo impegno nella difesa della legalità e della pacifica convivenza delle comunità a loro affidate, consapevoli della fiducia riposta loro dalla popolazione. Infine, rivolgendosi ai cittadini, ha chiesto loro di continuare a gratificare i carabinieri con la loro stima e fiducia, chiedendo loro: “quando vi capiterà di vedere una pattuglia dei Carabinieri, ricordate alle persone che sono con voi – magari i vostri figli o i vostri nipoti – che i Carabinieri sono lì per dare sicurezza a tutti noi e magari, dopo essere stati fermati per un controllo, salutateli dicendo “Grazie, siamo contenti di vedervi. Continuate così!””

La cerimonia è proseguita con la consegna di attestati di riconoscimento a 10 carabinieri (in allegato l’elenco dei militari e le relative motivazioni).