I gatti di colonia sono del sindaco ma Fontanini non lo sa

I gatti di colonia sono i gatti del Sindaco. Ci domandiamo, dice la Consigliera Comunale PD Cinzia del Torre, se il Comune di Udine lo sappia? Il Comune di Udine, due giorni fa, spiega la Del Torre, ha infatti deciso di chiedere l’ISEE ai volontari che si occupano dei gatti di colonia prima di fornire loro cibo per gli animali. I volontari, in questo modo vengono vergognosamente trattarti come se chiedessero un aiuto economico per sé stessi, mentre sono un importante aiuto per il Comune senza il quale l’ente pubblico dovrebbe attivare un appalto di servizio, perché il Sindaco, ha anche, tra le altre, la responsabilità dei gatti di colonia.
I volontari spesso operano a spese proprie, ma il Comune fa la sua parte e, da alcuni anni, mette a disposizione cibo, consegnato solo a volontari autorizzati e muniti di apposito tesserino indicante di quali e quante colonie siano referenti.
Solo a Udine le colonie feline censite sono oltre 200, gli animali sono migliaia e vengono accuditi da alcune decine i volontari e le volontarie, soprattutto donne, che, per amore dei gatti, rendono un importante servizio alla città, occupandosi quotidianamente di questi animali. Invece di ringraziare queste persone per il servizio di volontariato che rendono, il Comune ostacola il loro lavoro!

Fin qui la denuncia della consigliera ma va aggiunto che il gatto è davvero  considerato per legge anche nazionale parte integrante della società pertanto va rispettato e tutelato secondo norme. La legge 281 del 1991 contro il maltrattamento dei gatti, tutela anche quelli che vivono in piena libertà e tutte le colonie feline.
Nessun cittadino italiano può spostare i gatti dal luogo prescelto per vivere. Gli animali hanno anche il diritto di ricevere cure e cibo proprio in quello stesso luogo, sempre nel rispetto delle norme igieniche e del comune senso del rispetto altrui.
Oltre alla legge sopra citata ci sono alcune normative sancite dalle varie regioni che devono essere altrettanto rispettate e conosciute.

È indiscutibile il rispetto che lo stato Italiano riserva ai gatti tanto che le colonie feline: non possono essere spostate in altro habitat, hanno il diritto ad essere curati e nutriti proprio in quel luogo, le ASL si devono fare carico di provvedere gratuitamente alla sterilizzazione dei componenti di una colonia censita, hanno gli stessi diritti delle colonie feline che si trovano nei pressi di un condominio. In questo caso anche se la legislazione regionale ha introdotto delle precisazioni la sostanza della legge non cambia. La colonia non può essere comunque spostata perché la presenza dei gatti è considerata come quella degli uccelli o di altri animali liberi.
Qualora fosse necessario ogni singolo Comune, in accordo con il servizio veterinario della ASL, deve effettuare dei controlli sulla colonia felina e le spese sono a carico dello stesso Comune così come monitorare la quantità di gatti e prevenirne l’eccessivo proliferare.