Imprenditori a lezione dall’economista Carlo Cottarelli: “Le cose miglioreranno”

Banca 360 FVG, struttura della galassia del Credito Cooperativo, ha promosso, a Buttrio (Udine), un evento di approfondimento con l’economista Carlo Cottarelli, dedicato agli imprenditori, per analizzare le strategie migliori per affrontare, con maggior sicurezza, il futuro, soprattutto dopo la valanga provocata dai dazi decisi dall’amministrazione Trump.
“È fondamentale, in un’epoca particolare come questa, cercare di capire cosa succederà e come succederà e, quindi, dare alle imprese un’opportunità per sentire quali sono le opinioni di più persone che hanno strumenti avanzati di valutazione – ha affermato il vice presidente vicario di Banca 360 FVG, Lino Mian – Credo sia importante anche per quello che è il loro lavoro, i loro prodotti, il loro futuro e gli investimenti che hanno in animo di fare”.
“L’istituto di credito è sempre più strutturato per essere al fianco dell’economia del territorio – gli ha fatto eco il responsabile mercato imprese, Edi Querin -. Il nostro compito è quello di supportare le imprese in questo momento, ma anche durante le fasi della gestione ordinaria dell’attività, degli investimenti e di quelle che sono anche le tensioni del mercato, come in questo momento. Banca 360, attraverso uno staff di esperti, affianca le imprese e abbiamo costituito due filiali imprese, a Udine e Pordenone, per le strutture e le imprese corporate, che sono affiancate dai gestori nelle scelte, soprattutto dei finanziamenti che devono fare per gestire tanto gli investimenti quanto la liquidità. Investimenti e liquidità che, in Friuli Venezia Giulia, sono accompagnati da una miriade di agevolazioni, quindi il compito dei nostri gestori è di accompagnare l’imprenditore nella consulenza e nelle scelte”.
Da Cottarelli è arrivato un messaggio distensivo e di speranza: “Non preoccupiamoci troppo – le sue parole rivolte alla folta platea di manager e capitani d’industria -: nell’immediato, per la guerra dei dazi secondo me le cose miglioreranno, non c’è un rischio di crisi finanziaria dovuto al mercato di titoli di Stato. Tuttavia, dobbiamo fare presto alcune riforme, come la riduzione della burocrazia e della tassazione, ma bisogna anche lavorare sul lato della spesa e nel settore energetico: io ho sempre pensato che rinunciare al nucleare sia stato un errore”.