In migliaia al corteo organizzato dalla comunità musulmana a Monfalcone per “rivendicare il diritto alla preghiera”. Commenti

Sono tante, diverse migliaia  secondo la Digos 7000 le persone che si sono ritrovate questa mattina a Monfalcone per partecipare al corteo organizzato dalla comunità musulmana per “rivendicare il diritto alla preghiera”, dopo la chiusura, da parte del Comune, dei centri gestiti dalle due associazioni musulmane monfalconesi per motivi di “sicurezza” ma anche il divieto di fatto di assembramento all’aperto. Tante le bandiere tricolori e della Ue come richiesto dagli organizzatori e le donne in prima fila. Fra coloro che hanno annunciato la loro adesione, la Sinistra per Monfalcone e non si sa se a livello individuale il consigliere regionale del Patto-Civica Fvg Enrico Bullian che ieri aveva scritto: «Il 23 dicembre è importante esserci alla manifestazione promossa dai centri culturali islamici di Monfalcone. Io ci sarò – afferma Enrico Bullian, Consigliere regionale del Patto-Civica FVG – per dire che “Siamo tutti Monfalconesi”, senza divisioni e senza discriminazioni. Se qualcuno è ingiustamente sotto attacco, è la mite comunità bengalese e non si può tollerare che si continui a criminalizzare un’etnia. È necessario creare un domani di convivenza, dialogo e rispetto reciproco fra culture, religioni ed etnie. Chi lavora e vive a Monfalcone, indipendentemente dalla provenienza, ha “diritto di cittadinanza” e, nella cornice dell’osservanza dei doveri civili e delle leggi, deve potere beneficiare dei diritti costituzionalmente garantiti, dalla tutela del lavoro ai servizi educativi e socio-sanitari, dalla libertà di culto anche in pubblico alla pratica del proprio sport preferito. Tutti noi siamo i cittadini Monfalconesi di oggi e di domani. È bisiaco chi vive e lavora qui ed è inserito in questo tessuto socio-economico. Diamo una risposta pacifica e di massa a una deriva divisiva pericolosa, per impostare un nuovo modello di società inclusiva». In stamani piazza  anche la segretaria regionale del Pd Caterina Conti presente a Monfalcone che ha anche emesso una nota chiedendo  soluzioni e no divisioni: “Il Pd manifesta totale dissenso contro le politiche della sindaca Cisint. Noi siamo seriamente impegnati a difendere sicurezza e legalità, ma i cattivi maestri come la Cisint non possono dar lezioni. Quindi diciamo no alle iniziative incendiarie della sindaca, pericolose per un territorio già sotto pressione. No a chi fomenta divisioni, alimenta scontri, inquina i rapporti tra le persone a Monfalcone. Chiediamo dialogo e soluzioni condivise, lavoro giusto per tutti, più opportunità per le donne”. “Se questo è il preambolo di una candidatura alle Europee – aggiunge la segretaria dem – Cisint sta dimostrando nei fatti di essere persona inadeguata per rappresentare la nostra regione in Europa. Inaccettabili anche eventuali ‘premi di consolazione’ alla presidenza dell’Autorità portuale, per la totale impreparazione tecnica e la divisiva cultura politica che rappresenta, opposta alla vocazione internazionale del nostro Adriatico”.

Cisint e il presepe volutamente divisivo

Contemporaneamente alla manifestazione in provocatoriamente   la sindaca Cisint ha deciso di dedicare l’anti vigilia di Natale agli auguri ai cittadini, in un contatto diretto in piazza della Repubblica, nello spazio antistante il presepe sistemato dall’amministrazione comunale con in bella vista una anacronistica bandiera di Israele: “Queste giornate – sottolinea Cisint – rappresentano momenti preziosi nei quali la comunità si ritrova nei valori più alti della Natività, la famiglia, la vicinanza a chi è solo e ai soggetti più fragili, il bisogno di serenità e la voglia di guardare avanti”.

Movimento 5 Stelle, Capozzi, Danielis e Dal Zovo sulla manifestazione “Siamo tutti Monfalconesi”

“Oggi siamo scesi in piazza con i cittadini di Monfalcone, con le associazioni, con la comunità islamica. La grande manifestazione pacifica ben organizzata dev’essere considerata storica, una pietra miliare di un percorso di convivenza civile. Monfalcone è un importante laboratorio per l’Italia e per l’Europa, merita grande attenzione, non ha bisogno di figure che speculano sulla
sua particolare condizione di centro fortemente multietnico per fare campagna elettorale. L’unica misura che garantisce la sicurezza sociale è il rispetto. La politica che sta attuando la sindaca Cisint è pericolosa: è nell’aggressione e nella contrapposizione sorda che crescono gli integralismi.” Lo affermano la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, la coordinatrice regionale Elena Danielis e la coordinatrice provinciale di Gorizia Ilaria Dal Zovo.

Furio Honsell  in merito al corteo della comunità musulmana

Oggi a Monfalcone la comunità “invisibile” degli stranieri, con la dignitosa e ordinata manifestazione organizzata per i propri diritti, ha dato una lezione di civiltà a tutti i cittadini e le cittadine del Friuli Venezia Giulia, e in primo luogo alla Sindaca di Monfalcone. Le decisioni urbanistiche di Cisint hanno di fatto negato il diritto alla libertà di culto della comunità musulmana di Monfalcone che oggi l’ha rivendicata sulla base degli articoli 3, 8 e 19 della Costituzione Italiana. Alla manifestazione hanno partecipato migliaia di persone. “È un privilegio rivolgermi a questa piazza gremita di cittadini e cittadine”, ha detto il Consigliere regionale Furio Honsell dal palco. ” Vi ringrazio per il benessere che date al nostro Paese con il vostro duro lavoro. Il vostro lavoro in Fincantieri e nel suo indotto è fondamentale per il nostro PIL regionale, per la nostra comunità, che quindi è anche la vostra comunità e quella delle vostre famiglie. Lotteremo insieme per i vostri diritti civili e sociali perché è un onore riconoscervi come concittadini.”

Monfalcone: Serracchiani, chi eccita all’odio vuole disordine

“La Lega di Cisint e Salvini ha ottenuto il risultato di farsi dare una lezione di civiltà dai cittadini stranieri che stanno demonizzando. La pacifica e ordinata marcia di Monfalcone mostra che c’è un gran numero di persone straniere perbene, lavoratori e famiglie che seguono le regole e che chiedono integrazione. Così si farebbe anche più sicurezza, ma chi eccita all’odio vuole paura e disordine. Fanno ridere le accuse alla sinistra da parte chi sta al governo di tutto”. La deputata del Pd Debora Serracchiani replica alle dichiarazioni degli esponenti del Carroccio dopo il corteo di Monfalcone.