Incontri chiusi al pubblico su ponti, diga, casse di espansione e autostrada Cimpello Gemona: “tutelare il territorio dalle Grandi Opere Inutili”
Il 12 e 13 febbraio si terranno, a Latisana, Varmo, e Colloredo di Monte Albano, tre incontri indetti dal consiglio regionale incentrati sulle nuove opere proposte lungo il corso del fiume Tagliamento: i ponti-diga sul Tagliamento di Dignano e Madrisio con annesse casse di espansione e l’autostrada Cimpello Gemona. Questi incontri si terranno a porte chiuse, con la partecipazione dall’Assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro e del viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava, ma senza la presenza né dei Consigli Comunali dei Comuni interessati dalle possibili opere, né della popolazione locale, che gia’ da decenni si oppone a sviluppi simili lungo il corso del Fiume Tagliamento.
“Ancora una volta, la Regione FVG sta procedendo nelle stanze chiuse della politica a progettare delle Grandi opere che prevederebbero la devastazione del fiume Tagliamento e del Medio Friuli a fronte di benefici molto dubbi per la comunità friulana.” dichiara Robin, un membro della campagna Tagliamento Libero, che si oppone a suddette opere e chiede trasparenza sui progetti e partecipazione popolare alle decisioni sul futuro del territorio.
Nonostante i numerosi articoli di giornale e servizi televisivi, dei progetti e delle intenzioni dell’Amministrazione Regionale non si sa nei fatti nulla. In questa situazione confusa la Regione ha organizzato il 24 novembre 2023 un incontro riservato ai Sindaci dell’asta del Tagliamento per presentare il nuovo Piano di Gestione del Rischio Alluvioni; in realtá gli inviti sono stati inviati solo ad alcuni Sindaci, escludendo gli stessi consigli comunali e la minoranza in Consiglio Regionale. Il giorno precedente la ViceMinistra Gava e i due Assessori Regionali all’Ambiente del FVG e del Veneto, Scoccimarro e Bottacin, si sono incontrati presso l’Autorità di Bacino di Venezia. L’obiettivo di questi due incontri era di presentare le opere per mettere “in sicurezza” il Tagliamento. Dall’ultimo incontro emerge tramite un servizio al telegiornale che le soluzioni prospettate sono dei ponti diga sul Tagliamento all’altezza di Spilimbergo e Madrisio con annesse casse di espansione.
“Le vittoriose lotte ambientali contro l’inceneritore di Spilimbergo e l’acciaieria della Danieli dell’estate 2023, e le lotte precedenti contro Grandi opere proposte lungo il fiume Tagliamento, hanno dimostrato come l’imposizione di opere impattanti su territori ignari e non consultati, oltre ad essere un sopruso inaccettabile, non possa funzionare. Nonostante questo la Regione ha deciso di non cambiare il proprio modus operandi, e procede a definire progetti in incontri a stanze chiuse dove comitati, gruppi e popolazione vengono sistematicamente esclusi.” continua Robin. “Ribadiamo con forza che il Friuli non è popolato da sudditi, e chiediamo che i dettagli di questi progetti vengano resi pubblici immediatamente attraverso incontri appositi aperti a chiunque voglia partecipare. Processi realmente partecipativi non sono un’opzione, ma l’unico modo per agire.”
La nuova campagna Tagliamento Libero continuera’ ad opporsi a questi progetti, di utilità dubbia a livello idrogeologico e di sicuro impatto devastante a livello ambientale. Quello del fiume Tagliamento e’ un ecosistema fluviale che ad oggi e’ preso come modello a livello europeo per la conservazione delle sue caratteristiche morfologiche. Chiede e continuera’ a chiedere invece modelli di adattamento ai cambiamenti climatici, e conseguenti fenomeni atmosferici estremi, che siano fondati sulla partecipazione attiva delle comunità locali e sulla giustizia climatica.
Campagna di Difesa Ambientale “Tiliment Libar (Tagliamento Libero”), si tratta di una campagna di azioni, informazione e sensibilizzazione volta a tutelare il bene comune Tagliamento ed il territorio che attraversa. E’ costituita da singoli, comitati e associazioni attivi nella difesa ambientale e nella tutela della salute.