Incontro M5S su infiltrazioni mafiose: “Contrasto è tutela per imprese sane”
“Gli affari delle mafie hanno interessato e interessano anche la nostra regione, tanto più in un periodo storico che deve portare a tenere alta l’attenzione”. Lo ha affermato il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, nell’incontro pubblico ‘Infiltrazioni mafiose in FVG tra rischio e realtà – Quali le implicazioni per imprese, lavoratori e ambiente nella nostra regione’, organizzato dal Gruppo consiliare pentastellato nel giorno del trentennale della strage di Capaci. “Le risorse del PNRR e le difficoltà attuali delle imprese fanno sì che il pericolo di essere nel mirino della criminalità organizzata sia molto presente”. Secondo Graziano Tilatti, presidente di Confartigianato FVG, che ha ospitato l’evento, “il PNRR deve essere un’occasione per creare sviluppo e lavoro nella legalità. Ma bisogna alzare la guardia, perché chi ne vuole approfittare per delinquere è in agguato. L’auspicio delle imprese è quello di impegnarsi in collaborazione con la macchina pubblica, perché se i più ‘furbi’ arrivano prima sulle risorse europee, i problemi colpiranno anche le prossime generazioni”. “Il Friuli Venezia Giulia ha tutte le caratteristiche per essere appetibile per le mafie, visto che molte merci passano di qua su rotaia, gomma o via mare – ha aggiunto il vicepresidente dell’Osservatorio regionale antimafia, Enrico Sbriglia -. Ma questo territorio ha la fortuna di avere una popolazione che è abituata a lavorare e sa vivere in comunità, e questi sono elementi che sono da ostacolo all’insediamenti delle organizzazioni criminali”. La legge votata dal Consiglio regionale del 2017, su iniziativa del MoVimento 5 Stelle, secondo Sbriglia “può essere efficace se messa a regime. In particolare, l’Osservatorio ha bisogno di persone e competenze, soprattutto sul piano informativo e della contrattazione pubblica, altrimenti il rischio è di fermarsi all’apparenza e a noi non basta il distintivo”. Sensibile il settore dei rifiuti, come confermato all’ispettore del Corpo forestale regionale, Claudio Freddi. “I reati in questo ambito creano un danno ambientale ma anche nella concorrenza sleale verso chi invece si comporta nel rispetto delle norme. ma anche il traffico di animali racchiude un grande interesse economico. La criminalità si diffonde dove trova terreno fertile per insediarsi – ha continuato Freddi – e la legalità si coltiva anche potenziando i controlli e gli organi che se ne occupano. La prevenzione, a tutela delle imprese sane, ha bisogno di personale e anche il Corpo forestale necessita di uomini, ma al momento non c’è la necessaria attenzione in questo senso”. Sullo stesso tasto ha battuto anche l’europarlamentare M5S, Sabrina Pignedoli. “Mezzi e uomini sono fondamentali per contrastare la criminalità organizzata, più delle passerelle a cui assistiamo in occasione degli anniversari. Ed è fondamentale anche il comportamento di ogni singolo cittadino, anche semplicemente nell’informarsi. Il Friuli Venezia Giulia, terra di confine e centrale in Europa, non può essere indenne da infiltrazioni”.