Incontro al Mise sulla vertenza Wärtsilä: sul tavolo il futuro dello stabilimento. L’azienda conferma le sue posizioni
Non sembra sia andato molto bene l’incontro oggi al Mise sulla vertenza Wärtsilä. Presenti, come riportano le agenzie di stampa, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ed il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Presente una delegazione dell’azienda guidata da Hakan Agnevall, presidente e ceo di Wärtsilä corporation, oltre ai rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uilm. Il ministro Orlando è stato diretto e come annunciato ha spiegato che “Il governo chiede di sospendere la dismissione”. La risposta dell’azienda è stata altrettanto perentoria confermando la sua strada e replica che al massimo si parla di “Un piano di mitigazione in cui la reindustrializzazione sarà centrale” e che da quanto si intuisce sarebbe a carico dell’Italia. Un nulla di fatto che sembra insanabile. L’unica novità è politica, il Ministro Giorgetti si è allineato con la posizione di Orlando in probabile dissenso con il suo compagno di partito Fedriga al quale l’ipotesi di un emendamento nel decreto “energia” che allunghi i tempi prima di un eventuale licenziamento non piace. Lapidario il commento di Debora Serracchiani: “Da Wartsila il peggiore atteggiamento ha scritto in una nota la capogruppo dei deputati PD, loro vogliono procedere sulla loro strada, ma lo faremo anche noi. A questo punto, la proposta di emendamento di cui si fa latore il ministro Orlando è stata accolta anche dal ministro Giorgetti e sarà presentata venerdì in Consiglio dei Ministri nel decreto Energia, che entrerà subito in vigore. In questo modo, intanto, si guadagna del tempo prezioso per i lavoratori e per elaborare altre strategie. Tutti i soggetti al tavolo, che hanno chiesto di interrompere la procedura di licenziamento, hanno anche fatto capire che possono crearsi condizioni di contesto diverse da quelle attuali. La reindustrializzazione del sito produttivo può essere accompagnata da soggetti pubblici italiani e un interlocutore potrebbe essere il Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giuliana (Coselag) a cui si potrebbero dare risorse affinché, acquistato il capannone, si possa progettare un affitto d’azienda” ha quindi spiegato Serracchiani.
Reazione affidate ad una nota anche da Sandra Savino, deputata e coordinatrice di Forza Italia Fvg: “Da un lato non si fermano le procedure di licenziamento, dall’altro si annuncia la volontà di portare avanti un piano di reindustrializzazione per salvaguardare l’occupazione. Nel mezzo il futuro di oltre mille lavoratori e delle loro famiglie. Lo stabilimento di Bagnoli della Rosandra, aggiunge Savino, è un patrimonio di competenze e professionalità che sarebbe delittuoso gettare, ma soprattutto è il passato e il presente di cinquecento lavoratori direttamente dipendenti dell’azienda e almeno altrettanti che operano nell’indotto: e vogliamo che sia anche il futuro, quindi non è pensabile attendere l’individuazione di un partner per un piano tutto da verificare, senza stop a procedure di licenziamento. Diamo il beneficio dell’inventario, ma individuiamo da subito una soluzione alternativa, ha aggiunto la deputata forzista, che dia certezza al territorio, una soluzione tutta italiana che toglierà a Wartsila l’incombenza della scelta del partner industriale: l’acquisizione della linea produttiva da parte di Cassa Depositi e Prestiti e Fincantieri. Solo così daremo ai lavoratori e alle loro famiglie le certezze che meritano, valorizzando ancora di più un’eccellenza industriale della nostra regione”. Commenta l’incontro anche la deputata pentastellata Sabrina De Carlo: “L’azienda, nonostante le numerose sollecitazioni volte a ritirare o sospendere la procedura di licenziamento per favorire e attivare il piano di reindustrializzazione, ha deciso di voltare le spalle a centinaia di lavoratori in un periodo di crisi profonda. Un atteggiamento profondamente offensivo nei confronti di cittadini, istituzioni e di un intero Paese.” “Esprimo la massima fiducia nelle iniziative, anche di tipo legislativo, che il Ministro Giancarlo Giorgetti ha annunciato di voler intraprendere fin da subito e sono certa che verranno messi in campo tutti gli strumenti necessari a difendere gli interessi socio-economici del nostro territorio, che comprendano anche iniziative a livello europeo per evitare che in futuro gli Stati membri cadano nuovamente vittime di logiche speculative.” Conclude De Carlo.