Invecchiamento attivo, convegno UniUd a Gemona

Si parlerà di “Esercizio e invecchiamento attivo” nell’incontro che l’Università di Udine ha organizzato a Gemona del Friuli, mercoledì 11 maggio, alle 18, nella sede della Comunità di montagna del gemonese. Interverranno: il coordinatore del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Udine, Stefano Lazzer, docente di metodi e didattiche delle attività motorie; il cardiologo Lucio Mos, già presidente della Società italiana cardiologia dello sport e il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc), Denis Caporale. I lavori saranno introdotti dal sindaco di Gemona e dalla delegata dell’ateneo al Public engagement, Elisabetta Scarton. È previsto l’ingresso con green pass base. «Con l’invecchiamento – sottolinea Stefano Lazzer – si assiste a una riduzione della funzionalità di molti apparati, come l’apparato cardiovascolare, respiratorio e muscolo-scheletrico. La pratica regolare dell’attività fisica, anche in età avanzata, risulta essere fondamentale per rallentare il processo di riduzione della funzionalità di questi apparati favorendo una migliore qualità della vita. In particolare, risulta fondamentale per gli anziani praticare due tipi di attività fisica, possibilmente seguiti da professionisti del movimento come i laureati in Scienze motorie, per ottenere vantaggi sul proprio stato di salute: aumentare la capacità aerobica che favorisce il miglioramento della capacità di trasporto e utilizzo dell’ossigeno (nuotare, ballare, camminare, bicicletta, jogging, giardinaggio, per un totale di almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata o 75 minuti di attività intensa ben distribuiti nell’arco di una settimana) e rafforzare la potenza muscolare allenando i principali gruppi muscolari per due o più giorni alla settimana». «Tutte le linee guida – spiega Lucio Mos – prevedono l’utilità dell’esercizio fisico con alti livelli di evidenza nella prevenzione e trattamento delle malattie cardiovascolari e di altre malattie croniche. L’esercizio fisico va visto come un farmaco e come tutti i farmaci deve essere assunto in modo rigoroso. Le regole si identificano con l’acronimo FITT: Frequenza, Intensità, Tipo, Tempo. La prescrizione deve essere fatta da professionisti e il ruolo di primo piano è rivestito dal cardiologo e dal medico sportivo che fanno la prescrizione personale, indicando quante volte, a che intensità, che tipo di esercizio, per quanto tempo, e dal laureato in scienze motorie che “somministra” l’esercizio”». L’evento rientra nel ciclo di incontri “Un patto per lo sviluppo del territorio”, giunto alla seconda edizione e promosso dall’Ateneo friulano con il sostegno della Fondazione Friuli. Obiettivo dell’iniziativa è contribuire alla collaborazione tra cittadini e istituzioni per uno sviluppo sostenibile e condiviso del territorio. La conferenza verrà videoregistrata e sarà poi disponibile su Play Uniud, il canale Youtube dell’Ateneo. Per maggiori informazioni: Ufficio divulgazione scientifica, 0432 556397, alessadra.missana@uniud.it.