Pt.2: La Street Poetry dagli inizi fino ad oggi

Una rubrica a puntate a cura di una nuova collaboratrice- Parte Seconda

Nello scorso articolo abbiamo parlato della nascita della “Street Poetry” in America, in questo articolo vi presenteremo la poesia di strada in Italia, la sua nascita e il suo sviluppo nel corso degli anni.
La Beat Generation di cui faceva parte tra gli altri anche Allen Girsberg iniziò a diffondersi nel nostro territorio. Si avvertiva il bisogno di un cambiamento e il pensiero poetico era uno dei campi su cui operare. L’ambiente politico ed economico dell’Italia degli anni ’60 diede un contributo alla diffusione della poesia di strada. Fu Ferruccio Brugnaro, un operaio, che proprio in quegli anni iniziò a distribuire poesie ciclostilate in fabbrica, per strada o nelle scuole. La poesia diventava propaganda sociale. Brugnaro ebbe notorietà solo nel 1990 per una sua poesia esposta a Mestre e a Venezia attraverso cinquecento manifesti. In seguito, il festival Parole sui muri svoltosi a Fiumalbo (MO) nel 1967 e nel 1968 venne riconosciuto come uno degli eventi poetici più importanti di quegli anni, qui la poesia visiva fu protagonista in diversi modi. Agli inizi degli anni ’70 Carlo Torighelli scriveva i suoi versi sui marciapiedi con pennelli e vernici.
Dalla fine degli anni ’90, invece, troviamo l’attività artistica di Opiemme, uno tra gli “street poet” italiani più importanti. La sua attività mira ad un’evoluzione della poesia visiva, con la costruzione di immagini attraverso le poesie.“Le immagini diventano parole con cui comporre nuova poesia”.Tra i suoi primi lavori ricordiamo le poesie arrotolate e appese a fili di lana. L’ultimo lavoro è chiamato Vortex, immagini fatte di lettere e parole formano spirali senza fine o astri che si perdono tra il il nero universo.
Negli ultimi anni, invece, la poesia di strada è diventata un vero proprio fenomeno culturale. Da Nord a Sud, sono nati diversi progetti e movimenti poetici.
A Milano, dal 2003, troviamo l’attività artistica di Ivan Tresoldi, poeta e artista di strada molto conosciuto. Ivan dipinge e affigge le sue poesie con l’obiettivo di renderle alla portata di tutti.
Tra i suoi lavori, l’affissione di grandi poster-manifesti poetici sui muri, chiamati Manifesti d’assalto, le scaglie poetiche, le serrande dei negozi su cui scrivere i propri versi, il distributore di palline con all’interno poesie chiamato La poesia è una palla, oppure Il grande foglio bianco, che consiste nella stesura di fogli bianchi attaccati uno all’altro fino a formare un unico foglio di dimensioni tali da ricoprire una piazza in cui chiunque può scrivere quello che vuole. Ma forse la performance più bella e interessante rimane Storm of poetry fatta a Praga nel 2007 in occasione del “Festival di arte contemporanea b-tina”. Per quell’occasione l’artista progettò mille barchette di carta con sopra scritte le sue poesie tradotte in ceco da lasciare navigare sul fiume Moldova.
Nel 2010 nasce a Firenze il Movimento per l’emancipazione della poesia noto come MeP, che persegue lo scopo di “infondere nuovamente nelle persone interesse e rispetto per la poesia intesa nelle sue differenti forme”. La diffusione delle poesie avviene prevalentemente attraverso fogli stampati e incollati alle pareti, con il volantinaggio e perfino con l’inserimento clandestino di poesie tra i libri.
A Milano dal 2013 troviamo le poesie di Francesca Pels. La Pels ha creato moltissime installazioni tra le quali ricordiamo i trasporti poetici: poesie appese nella metropolitana, e i grappoli di poesie, ovvero dei fogli con poesie appesi agli alberi o ad altri supporti. Altra installazione molto originale riguarda le panchine; fogli di poesie stavolta vengono attaccati alle panchine in modo da ricoprirle interamente o in parte.
Una menzione particolare va a Gio Evan, poeta, street artist e cantautore.
Dal 2004 in attività come scrittore e cantautore, ma è nel 2014 che crea due importanti progetti che lo vedono tuttora interessato, Le poesie più piccole del mondo e le Gigantografie. Si tratta di attacchi poetici (giganti e minuscoli) lasciati in città, foglietti scritti al computer incollati un po’ ovunque, ad esempio. Un’esposizione artistica non autorizzata. Il poeta comincia a usare le città in cui si trova come proprie “Mostre da far visitare”. Il progetto suscita ancora oggi curiosità da parte di molti.
I Poeti der Trullo, invece, sono romani del quartiere Trullo e utilizzano nei loro assalti poetici pennarelli indelebili e fogli scritti a mano, che troviamo poi per le vie di Roma e nel loro quartiere.
A Udine troviamo i Poeti Della Sera, uno dei movimenti più importanti in Italia. Questo gruppo di poeti e artisti attraverso frasi e poesie scritte sui muri o su altri supporti portano avanti la loro più grande passione in giro per il Paese.
Poi ancora Ste-Marta, Tempi DiVersi, Mister CaosDavide Casavola, Alfonso Pierro ,Poesia Pop Corn hanno degli stili inconfondibili.

Gli artisti che vi ho elencato e molti altri li ritroveremo nel Festival Internazionale Della Poesia Di Strada che avrà luogo a Lecce nella prima settimana di settembre.

Daniela Leone


BIO

Daniela Leone, giovane e appassionata scrittrice di poesia, scrive per una propria rivista letteraria, “L’Altrove”

L’Altrove è una rivista giovane e curiosa curata da due ragazze e che intende divulgare la cultura poetica. Potrete infatti conoscere lì gli eventi più vicini a voi, scoprire versi e pensieri di giovanissimi poeti e assaporare le poesie dei più grandi autori. L’Altrove ha un unico obiettivo: farvi riscoprire amanti e non semplici seguaci di una così grande arte.

https://laltrovepoet.wordpress.com/

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