Le riflessioni dall’incontro di Progetto Innovare sul tema “Udine, città dei bambini?”
Molti gli spunti di riflessione emersi nell’incontro organizzato mercoledì sera da Progetto Innovare, incentrato su Udine e sui bambini. Diverse le associazioni, i movimenti, i cittadini che hanno voluto dire la loro sul rapporto tra la città e la generazione più giovane. Franco Aloi, coordinatore della civica, ha introdotto i temi della serata, condotta e moderata dalla giornalista e scrittrice Fabiana Dallavalle. Si sono alternati diversi interventi, tra gli altri Roberto Calvani presidente dell’Ordine degli psicologi, Giovanni Duca di Priorità alla Scuola, Umberto Marin di Time for Africa, Alessandra Jelen della rete Scuole in comune, Paolo Felice di Lega Coop, Elisabetta Rosso di Fiab, Maria Piani e Sandra Mansutti per il mondo della scuola, Pietro Antonini che si occupa di comunicazione. L’onda lunga dell’impatto psicologico della pandemia, la necessità di ripensare completamente i trasporti, la proposta di progetti pilota di apertura delle scuole al territorio, la necessità di spazi di aggregazione nei quartieri, una forte governance da parte del Comune come principale interlocutore sono solo alcuni dei temi che hanno acceso il dibattito. Alberto Felice De Toni ha raccolto e sintetizzato le tante sollecitazioni, disegnando un quadro della possibile Udine del futuro, sottolineando l’importanza della centralità della persona nell’ambito di un Comune che si ponga come “agenzia di valorizzazione e coordinamento delle realtà locali”. In chiusura, il capogruppo Federico Pirone ha lanciato alcune proposte: estendere gli orari dei servizi di doposcuola e dei nidi almeno fino alle 17:30 per andare incontro alle famiglie e ai loro impegni lavorativi, rilanciare il patto educativo tra scuola e famiglie, prevedere maggiore sostegno alle situazioni di disagio.