Le riforme come investimento sociale – Conferenza a Trieste con Elsa Fornero
Domani, giovedì 28 febbraio 2019, alle ore 18.00, presso l’Aula Magna SSLMIT, in Via Fabio Filzi 14, a Trieste, la prof.ssa Elsa Fornero (Università di Torino), introdotta e coadiuvata dal dott. Davide Colombo (Il Sole24ore) affronterà il tema de “Le riforme come investimento sociale”. La conferenza è organizzata dal Collegio Universitario Luciano Fonda. Il sistema previdenziale pubblico è stato, per decenni, il grande strumento di prevenzione della povertà nell’età anziana. Ha offerto sicurezza e garanzie per un periodo della vita caratterizzato da fragilità; ha mitigato i costi economici e sociali delle imponenti trasformazioni produttive degli ultimi settant’anni; ha (parzialmente) compensato i limiti del mercato. Da un punto di vista socio-politico, è stato però anche terreno di scontro non solo sociale ma anche generazionale. La trasformazione di questa istituzione, in risposta ai cambiamenti strutturali della demografia e dell’economia, è avvenuta in tutta Europa, secondo linee comuni che, lungi dal rigettare l’idea di “protezione sociale” degli individui, hanno impostato su basi più sostenibili e più eque il “contratto tra generazioni” sul quale essa poggia. Il processo di riforma ha interessato anche l’Italia, in misura non inferiore a quella di altri Paesi europei, ma molto più lenta e con una forte propensione ad agire in emergenza.
Le riforme non sono state indolori. E tuttavia sofferenze e risentimenti da esse provocati sono stati amplificati sia dalla sensazione (peraltro giustificata) di scarsa condivisione dei sacrifici da parte di gruppi privilegiati (soprattutto in ambito politico), sia da una loro distorta rappresentazione mediatica, che ha trattato le riforme in termini di mera “austerità”. La dimensione di “investimento sociale” delle riforme si è persa in un “racconto” che ha fatto leva soltanto sui “diritti negati”, sull’adeguamento a vincoli di bilancio mal compresi e ritenuti un’imposizione dell’estero, su luoghi comuni, come il lavoro degli anziani sottratto ai giovani. Comprensione e consapevolezza non avrebbero ridotto i sacrifici, ma li avrebbero resi meno gravosi e forse più facilmente tollerabili.