Mancata cittadinanza a Maignan: capigruppo maggioranza, centrodestra sbaglia

I capigruppo di maggiornanza in Consiglio Comunale di Udine hanno espresso, con specifiche dichiarazioni, la loro posizione  in merito alla mancata cittadinanza al poriere del Milan  Mike Maignan dopo i fatti accaduti durante la partita giocata allo stadio Friuli contro l’Udinese.

Iacopo Cainero, capogruppo consiliare Partito Democratico

“È impensabile che la lotta al razzismo, a partire dalle sue manifestazioni più isolate come quella a cui abbiamo assistito allo stadio Friuli lo scorso sabato, venga ridotta a mero oggetto di discussione politica. L’intenzione di conferire la cittadinanza onoraria a Mike Maignan mirava a proteggere la città di Udine, il popolo friulano e non ultimi, i tifosi dell’Udinese, da un’accusa di razzismo che si scontra inevitabilmente con la storia, anche recente, di un territorio di confine come quello della nostra regione, che nell’antirazzismo e nell’integrazione trova i suoi valori fondanti.
Adesso il centrodestra risponda della sua decisione e assuma la piena responsabilità dell’immagine che verrà allegata al nome di Udine: quella di una città che non ha voluto esporsi quando era necessario contro il razzismo negli stadi e che non ha riconosciuto il gesto virtuoso compiuto dal portiere del Milan Mike Maignan. Su temi come la lotta alle discriminazioni, che siano queste di natura razziale, religiosa, sociale o culturale il dibattito di stampo politico deve diventare confronto e collaborazione. Questa sera abbiamo assistito a un centrodestra che si è rifiutato di condividere un’azione forte, senza ambiguità, dell’Amministrazione comunale a condanna di un episodio di razzismo, la cui responsabilità è stata addossata, ingiustamente, a tutta la città, e che si è preoccupato di nascondere la propria ostilità dietro dettagli di forma”

Andrea Di Lenardo, capogruppo AVS e Possibile:

“Con il voto di questa sera il centrodestra dimostra una incoerenza di fondo. Hanno voluto esprimere voto contrario alla proposta di concedere la cittadinanza onoraria a Mike Maignan, criticando il fatto che il giocatore non abbia reali meriti nei confronti della città, dimenticandosi di aver, giustamente, conferito solo nel 2021 la stessa onorificenza a Patrick Zaki, a lungo ingiustamente prigioniero del regime egiziano di Abdel Fattah al-Sisi.
La cittadinanza onoraria a Patrick Zaki fu un gesto simbolico, attribuita con la stragrande maggioranza di voti favorevoli dei consiglieri, per esprimere la solidarietà della città nei suoi confronti e la vicinanza a tutti coloro che, come Zaki, si battono per i diritti civili, politici e umani.
Oggi, al fianco di Mike Maignan, il gesto dell’Amministrazione intendeva rappresentare analogamente un simbolo attraverso cui la città prendesse una posizione chiara nella lotta contro il razzismo e le discriminazioni di ogni genere. Il centrodestra ha invece deciso di opporsi, criticando al Sindaco De Toni e alla Giunta un’iniziativa di cui si sono resi protagonisti loro stessi nel recente passato”.

Lorenzo Croattini, capogruppo lista De Toni Sindaco:

“Dopo i fatti di sabato scorso, votare contro la proposta del Sindaco De Toni di conferire la cittadinanza onoraria al portiere del Milan Mike Maignan, oggetto di insulti razzisti, significa fare opposizione vuota, anche su temi come il contrasto alle discriminazioni dove la politica dovrebbe confluire in un’unica voce.
La città di Udine, per il comportamento deplorevole di pochi tifosi peraltro già individuati, è stata bersagliata da commenti, giudizi e titoli di stampa nazionale che la tacciavano di razzismo, assieme al popolo friulano e al tifo dell’Udinese. “La vergogna di Udine” si leggeva. La proposta del Sindaco auspicava la presa di una posizione netta contro gli atteggiamenti razzisti e tutelava la città assieme ai suoi abitanti e al tifo udinese da accuse ingiuste, rivendicando la sua storia di integrazione e accoglienza. Un rifiuto netto di ogni razzismo e di ogni calunnia, attraverso un gesto che rendesse la nostra città protagoni