Manovre economiche a Nordest: Confidi Friuli delibera il via libera alla fusione con Fidi Imprese & Turismo Veneto

Un percorso iniziato più di un anno fa è in via di definizione. Confidi Friuli, con l’assemblea generale del 5 novembre, ha deliberato il via libera alla fusione con Fidi Imprese & Turismo Veneto, con la contestuale indicazione dei sei consiglieri (Anna Mareschi Danieli, Giovanni Da Pozzo, Fabio Pillon, Maria Lucia Pilutti, Lucia Cristina Piu, Cristian Vida) e dei tre componenti del collegio sindacale (Alberto Cimolai e Stefano Montrone, sindaci effettivi, Mariana Turello, sindaco supplente) che entreranno del Cda della nuova realtà – Fidimpresa FriulVeneto –, che nascerà nei primi mesi del 2025, avrà sede legale a Tavagnacco e coprirà un’area dai confini con Slovenia e Austria a quelli con la Lombardia, quasi metà Italia Settentrionale.
A fine ottobre si sono riunite le nove assemblee separate fra Veneto e Friuli (Confidi Friuli opera sia in provincia di Udine che in provincia di Pordenone) e le assemblee generali «hanno di fatto avviato l’ultima fase di un’iniziativa strategica – sottolinea Da Pozzo, presidente del Comitato esecutivo di Confidi Friuli e protagonista dell’operazione – che guarda al futuro delle imprese del territorio. Un territorio che comprende due regioni di intensa attività economica, per un totale di oltre 500mila imprese attive».
In uno scenario di scarsa liquidità e di rallentamento dei prestiti, spiega Da Pozzo, «la garanzia si rivelerà uno strumento utile a favorire il binomio virtuoso di crescita del Pil e del credito». La premessa è che il «processo di fusione produrrà una realtà in grado di garantirsi la permanenza nell’Albo dei Vigilati da Banca d’Italia, valore aggiunto per la mission di favorire l’accesso al credito delle Pmi». Una fusione priva di rischi di sovrapposizione e tale da mantenere la continuità operativa grazie alla vicinanza delle filiali dei due Confidi che, uniti, costituiranno il secondo Confidi del Nordest, l’ottavo a livello nazionale per patrimonio (54 milioni) e soci (oltre 26mila), il settimo per garanzie verso la clientela (237 milioni, corrispondenti a oltre 450 milioni di deliberato banche).
Con questi numeri, riassume Da Pozzo, «Fidimpresa FriulVeneto sarà un riferimento ancora più forte per le imprese del territorio e uno strumento in grado, proprio per la dimensione superiore, di sostenere più di prima anche le imprese maggiormente strutturate. Un’ulteriore tappa della crescita di un Confidi, di cui a fine 2023 abbiamo celebrato i 50 anni di lavoro. Dai tempi pionieristici del Consorzio Garanzia Fidi tra piccole imprese commerciali, cooperative di consumo e gruppi volontari di acquisto collettivo tra dettaglianti della provincia di Udine alla presenza nell’Albo Vigilati da Banca d’Italia, sono stati decenni di convinto sostegno alle realtà economiche del territorio. E, quando è stato il momento, abbiamo sempre saputo cogliere l’opportunità delle aggregazioni di prospettiva: dall’accorpamento tra i comparti del commercio e dell’industria nel 2009 alla sintesi tra Udine e Pordenone nel 2018».