Moretuzzo: «La Giunta chiarisca la sua posizione sul Tagliamento». Depositata interrogazione per fare chiarezza sullo stato dell’arte
«Apprendiamo con stupore dagli articoli apparsi sulla stampa odierna (15 novembre, ndr) che l’Assessore Scoccimarro, d’accordo con la collega Amirante, sta lavorando sull’ipotesi di un ponte a Dignano che servirà per il transito dei veicoli, ma integrato con la funzione di laminazione, fungendo da diga in caso di grandi piene. Aspettiamo quindi una risposta all’interrogazione depositata qualche giorno fa che chiede quale sia lo stato dell’arte rispetto alle scelte sulla messa in sicurezza del Tagliamento. Procedere a colpi di comunicati stampa non crediamo sia né serio né rispettoso delle comunità locali. Inoltre l’esecutivo regionale continua a non riconoscere il ruolo che compete all’Aula nelle sue diverse componenti, impedendo, di fatto, un confronto reale e costante, anche su temi di straordinaria importanza come quello della sicurezza idraulica dei territori e delle comunità». Così il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo, firmatario di un’interrogazione che vuole far luce sugli sviluppi della situazione e chiede, sulla stessa, il coinvolgimento del Consiglio regionale e dei portatori di interesse.
«In risposta a una interrogazione del Patto per l’Autonomia, l’Assessore Scoccimarro nell’ottobre dello scorso anno annunciava lo stanziamento di fondi per uno studio di fattibilità economico-progettuale per una traversa mobile da realizzarsi in prossimità del ponte di Pinzano, nel medio corso del fiume Tagliamento. Da allora nessuna informazione è arrivata al Consiglio regionale e si ignorano i risultati di questi studi. È tempo quindi che si trovino soluzioni che considerino sia le aspettative delle popolazioni del basso corso sia la doverosa tutela del Tagliamento che rappresenta uno straordinario patrimonio naturalistico. Serve quindi un confronto trasparente e partecipato sulle soluzioni che tenga presente le diverse posizioni: le estemporanee dichiarazioni a beneficio di stampa non sono la modalità per risolvere i problemi», conclude Moretuzzo.