Morti sul lavoro e malattie professionali, Fvg maglia nera. Sinistra italiana: servono controlli serrati, prevenzioni e lavoro degno

Sinistra Italiana Friuli-Venezia Giulia denuncia una situazione di controtendenza in Regione per quanto riguarda le morti sul lavoro, 12 nei primi mesi del 2021 contro le 7 dell’anno scorso. A livello nazionale i numeri però parlano di un calo delle morti bianche del 5,6% rispetto al 2020. Dietro queste cifre ci sono i lutti, le famiglie distrutte e il fallimento di una Repubblica fondata sul lavoro.
A preoccupare molto sono anche i numeri delle malattie professionali che secondo il rapporto INAIL sono aumentate in regione del 41,6% nei primi mesi del 2021.
“Senza la possibilità di effettuare capillari controlli da parte dell’Ispettorato del Lavoro la strage continuerà, solo un approccio forte ai temi della prevenzione potrà invertire la rotta. Non meno importante è la qualità dei contratti offerti ai lavoratori: dietro la precarietà si nasconde la scarsa formazione, anche sui temi della sicurezza. Tutti questi fattori, sommati alla sete del profitto che prevale sul rispetto delle norme di sicurezza crea un mix infernale” dichiara Sebastiano Badin segretario regionale di Sinistra Italiana Friuli – Venezia Giulia.
Sinistra Italiana rinnova il suo impegno a favore dei lavoratori in ogni istituzione.