Nasce anche in Fvg il “Comitato stop pesticidi”. Aderisce anche il Comitato Stop TTIP di Udine assieme a molte associazioni ambientaliste aderenti

Questa primavera 2019 ha visto la nascita del Comitato Stop Pesticidi FVG, promosso da Coordinamento Pianure Sane, Legambiente Pordenone e Legambiente FVG, Terraé – officina della sostenibilità, ISDE Associazione Italiana Medici per l’Ambiente, Associazione Ecologisti Democratici.
Lo scopo principale del Comitato è sensibilizzare l’opinione pubblica e le Amministrazioni regionale e locali alle problematiche relative all’utilizzo intensivo di fitofarmaci di sintesi (Pesticidi) e alle conseguenze su salute, ambiente e paesaggio.

A tale scopo sono state organizzate, due iniziative pubbliche:
a) una conferenza al Centro Culturale A. Moro a Cordenons, svoltasi sabato 11 maggio ore 10 “Dalla salute delle Api alla salute dell’uomo”, centrata sul caso legato all’elevata moria delle api riscontrata in provincia di Udine e la conseguente azione della Procura di Udine (Associazione Apicoltori Udine). In questa iniziativa si è parlato anche dell’impatto territoriale della monocoltura industriale del vigneto (con L’Associazione Naturalistica Cordenonese) e dei sistemi di riduzione dell’impatto ambientale (Consorzio Difesa Colture Agricole FVG);
Domenica prossima 19 maggio si svolgerà con inizio alle ore 10 un presidio STOP PESTICIDI FVG in piazza Garibaldi a Codroipo (UD), presidio al quale sono invitate le Autorità comunali e regionali, i Gruppi e Associazioni aderenti all’iniziativa, le Associazioni di categoria agricole, cittadini e cittadine. Gli interventi dei diversi portatori di interesse avranno lo scopo di spiegare ai partecipanti come intendano affrontare la problematica evidenziata nel titolo.

E’ intenzione del Comitato coinvolgere infine la Regione FVG (settori agricoltura, sanità e ambiente) affinché si faccia carico di azioni concrete che promuovano, supportino e agevolino i Portatori di interesse a realizzare una politica agro-ambientale sostenibile. In particolare  indicando criteri di gestione territoriale che riducano l’esposizione delle persone e dell’ambiente ai fitosanitari di sintesi e sperimentando in campo e nelle aziende agricole tecnologie innovative e nuove filiere produttive che riducano in modo significativo l’uso di pesticidi.

Il Comitato si coordina con le altre iniziative della giornata Stop Pesticidi che si svolgeranno sempre il 19 maggio 2019 a Treviso (Cison-Follina), Verona, Trento e Bolzano (Caldaro).

Si invitano Enti, Associazioni e cittadini a partecipare al Presidio di domenica 19 maggio e ad aderire al Comitato, inviando una mail all’indirizzo: comitatostoppesticidi.fvg@gmail.com

Tutte le Associazioni, Organizzazioni e Gruppi che parteciperanno al Presidio si ritroveranno entro il mese di giugno per costituire il Forum, cioè l’assemblea rappresentativa del territorio interessata alle tematiche relative agli effetti della monocoltura e dell’inquinamento da pesticidi sulla sostenibilità del nostro settore agro-alimentare.

L’adesione del comitato  Stop TTIP di Udine
In una nota il Comitato Stop TTIP di Udine aderisce alla manifestazione di Domenica prossima. Si legge in un comunicato:
La convinta adesione del Comitato Stop TTIP di Udine alla manifestazione Stop PESTICIDI di domenica 19 maggio a Codroipo è strettamente collegata al nostro tema centrale, il rifiuto di qualsiasi Trattato di Libero Commercio che, garantendo il profitto di pochi, vale a dire i grandi investitori, deregolamenta e/o indebolisce i DIRITTI dei cittadini su salute, ambiente, clima, lavoro, agroalimentare sano.
La protezione di un agroalimentare sano e rispettoso del clima, dell’ambiente, e soprattutto della salute dei cittadini resta sotto osservazione proprio per la presenza di forti interessi, difficili da controllare e contrastare; pensiamo sia ad alcune informazioni provenienti da report internazionali, sia alla nostra stessa maggioranza di Governo che ignora gli impegni presi. Un’unica confortante notizia su un’ulteriore e astronomica condanna della Monsanto sul glifosato.

Come mai il problema dei Pesticidi è legato al re-TTIP?
Quattro milioni di firme raccolte in tutta Europa non sono riuscite a bloccare il TTIP (Trattato Ue- USA), la cui negoziazione è ripresa in grande stile nell’epoca Trump. La nuova rinegoziazione tra la Commissione Europea e gli USA comporterà una “semplificazione” delle regole di valutazione dei prodotti, secondo il sistema adottato negli USA, controllo a valle delle filiere e non a monte, con un indebolimento del principio di precauzione presente per il momento in Europa.
La voce grossa di Trump, che minaccia nuovi dazi su alcuni settori produttivi europei se i prodotti agricoli americani non sfonderanno in Europa, vorrà dire per noi arrivo sicuro per un’ottantina di pesticidi usati sul suolo americano e parallelamente nuovi OGM, anche se la Corte di Giustizia europea aveva espresso uno STOP al geneticamente modificato.
La mossa americana è un vero ricatto, solo la Francia contraria, e il Belgio astenuto hanno osato contrapporsi al nuovo TTIP. Dall’Italia è giunto un sì alla ripresa dei negoziati, esplicito quello del Movimento 5 Stelle e silenzioso quello della Lega.
Francesco Paniè, Lo spettro del TTIP spaventa l’agricoltura europea, la Stampa, 8 maggio 2019
C’è puzza di chimica in alcuni recenti report internazionali sui Pesticidi?
Il danno delle sostanze tossiche sull’estinzione di specie viventi, su aumenti di casi di cancro, infertilità, problemi neurologici viene sottovalutato nel report di Eat-Lancet, secondo la denuncia di Vandana Shiva (Navdanya). Eat è in partnership con le aziende del cibo spazzatura e con grandi aziende come Bayer, Basf, Cargil, Pepsico e altre. Il report su Lancet suggerisce “la redistribuzione dell’uso globale di azoto e fosforo”, non certo una riflessione sul fatto che i fertilizzanti chimici, oltre a distruggere l’equilibrio dei terreni, riducono anche l’apporto dei nutrienti, come precisa Vandana Shiva. Il report viene perciò giudicato come l’ennesimo tentativo di confondere le acque e di supportare l’industria chimica, senza parlare di una scelta, ormai dovuta, del biologico, da il manifesto Qui c’è puzza di chimica, 4 aprile 2019.
E quali sono le ultime news sul nostro “mostro” chimico, il glifosato?
In Italia fa testo il Decreto ministeriale 9 agosto del 2016 del Ministero della Salute che non mette al bando il glifosato ma ne modifica solo le condizioni di impiego. E’vietato solamente per uso non agricolo su terreni con sabbia superiore all’80% e su aree utilizzate dalla popolazione come parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili scolastici, aree ospedaliere e aree per giochi dei bambini, vietato anche l’uso in pre-raccolta. I prodotti contenenti glifosato sono autorizzati per tutti gli altri usi agricoli, per cui il bando del glifosato viene giudicato un’ennesima bufala, come riportato da ilfattoalimentare.it del 5 aprile 2019.
Notizia fresca di giornata, 14 maggio, sempre sul glifosato, da ilsole24ore.com
Bayer subisce la terza sconfitta consecutiva in un tribunale americano nella raffica di cause contro il diserbante Roundup, accusato di essere cancerogeno. Immediata la reazione di Borsa, con un pesante tonfo del titolo a Francoforte, dove affonda del 6% in apertura.
Si tratta d’una sconfitta pesante: una giuria della California ha ordinato alla società farmaceutica e di life sciences tedesca di pagare risarcimenti e danni per 2,05 miliardi di dollari a una coppia che aveva usato il controverso erbicida a base di glifosato per oltre trent’anni e che si è ammalata di tumore, una causalità che l’azienda nega.
Bayer ha definito la decisione della giuria eccessiva e ingiustificata, come già’ fatto in passato al cospetto di simili verdetti. La società continua a difendere a spada tratta la sicurezza del Roundup, citando studi accademici e l’approvazione ricevuta da diverse autorità di regolamentazione internazionali tra le quali l’americana Epa. L’accusa fa però a sua volta leva su ricerche e sul parere dato soprattutto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel 2015 ha classificato il glifosato tra le sostanze probabilmente cancerogene per gli esseri umani. Nonostante le polemiche, il glifosato rimane molto diffuso e popolare, alzando la posta in gioco: solo gli agricoltori americani ne applicano 150.000 tonnellate l’anno sui terreni coltivati. Il glifosato, sviluppato da Monsanto a partire dagli anni Settanta, genera oggi un giro d’affari globale da cinque miliardi di dollari l’anno, pari a un quinto dell’intero mercato dei diserbanti, aumentato enormemente dopo che negli anni Novanta la stessa Monsanto ha lanciato sementi geneticamente modificate, dal mais al cotone, in grado di tollerare il suo utilizzo.