Niente quotidiani locali in edicola quest’oggi in Fvg. Scioperano poligrafici e giornalisti per contro gli annunciati “esuberi”

Oggi (domenica)  il Messaggero Veneto e il Piccolo non erano in edicola. Il motivo è lo sciopero dei poligrafici del Gruppo Gedi al quale hanno aderito anche i giornalisti. Come è noto infatti il gruppo Editoriale (Gedi) ha illustrato il 13 novembre scorso un piano di ristrutturazione “lacrime e sangue” delle attività poligrafiche che prevede il trasferimento a Torino di alcune attività di tipografia. Pesante il contraccolpo anche in Fvg con 24 esuberi di cui 12 presso il quotidiano “Il Piccolo” e 10 al Messaggero Veneto. Inoltre la Manzoni & C, storica concessionaria di pubblicità anch’essa di proprietà di Gedi, chiude le filiali sparse sul territorio nazionale trasferendo tutte le attività presso la sede di Milano. Così a Trieste sono 7 i lavoratori coinvolti. “Per il Fvg, si legge in una nota sindacale, si tratta di un numero rilevante di addetti con una grave ricaduta occupazionale e di professionalità in un settore che necessità di politiche di sostegno alla trasformazione in atto. Dopo la dichiarazione dello stato di agitazione da parte delle segreterie nazionali Slc-cgil, Fistel-cisl e Uilcom-uil, le Ooss locali intendono mettere in campo tutte le azioni necessarie per la salvaguardia dei posti di lavoro coinvolgendo le istituzioni per affrontare la vertenza nelle sedi più idonee. Il piano di riorganizzazione è un duro attacco ai quotidiani del territorio e all’informazione locale, in un settore dove i lavoratori sono già stati pesantemente colpiti dalle precedenti riorganizzazioni”. Per queste ragioni, si legge ancora nella nota dei poligrafici, è stato proclamato uno sciopero per l’intero turno di lavoro di sabato 16 novembre ’19 per i lavoratori poligrafici del quotidiano “Il Piccolo” di Trieste e del “Messaggero Veneto” di Udine”. “La redazione del Piccolo – dopo aver appreso i contenuti del piano di riorganizzazione del lavoro poligrafico del Gruppo Gedi, che per il nostro giornale prevede 13 esuberi su 19 colleghi, 18 dei quali oggi a Trieste più uno a Gorizia – ritiene che ancora una volta si sia deciso di far pagare la crisi del settore ai lavoratori e alle loro famiglie. Il piano nazionale – improntato a “riduzioni dei costi” e “razionalizzazioni”, eufemismi per “tagli”, che prevede un totale di 121 esuberi poligrafici su un complesso di 280 circa – rappresenta un ulteriore grave impoverimento delle professionalità a disposizione della testata, che si aggiunge alla riduzione dei posti di lavoro giornalistici operata negli ultimi anni, alla recente chiusura del centro stampa di Gorizia e all’imminente riorganizzazione delle attività amministrative della concessionaria pubblicitaria Manzoni, che solo qui a Trieste comporteranno la perdita di ulteriori sette posizioni lavorative. Alla luce di questo scenario occupazionale, e preso atto dello sciopero nazionale del Gruppo proclamato per il settore poligrafico nella giornata di oggi, l’assemblea dei redattori del Piccolo – come hanno deciso di fare molte altre redazioni del Gruppo stesso – partecipa convintamente a tale sciopero”.

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