Non c’è tempo
Stamane la rassegna stampa dei più grandi giornali del Paese ci consegna letture diverse del discorso della Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ciò che più colpisce, al di là dei singoli punti di programma chiaramente di destra, è senza dubbio il richiamo al termine underdog (sfavorito) che segnala la volontà della nuova leader a volere perseguire la rappresentanza di chi, in primis, paga il prezzo di una condizione sociale appunto sfavorevole. In questa impostazione politica qualcuno legge, giustamente, la sovrapposizione con i forgotten people di Trump, capofila della nuova destra-destra mondiale.
Che dire?
È ora che la sinistra si svegli, davvero. Non perché qualche docente illuminato indica che fare, piuttosto riscoprendo e rimarcando con nuove idee e pratiche politiche ciò per cui è nata: stare dalla parte di chi soffre, degli ultimi.
Zihal