Occupazione pro-Palestina anche all’Università di Udine, occupato il rettorato con le tende nel parco di palazzo Antonini-Maseri.

Gli studenti dell’ateneo friulano hanno deciso l’occupazione del rettorato piantando delle tende nel parco di palazzo Antonini-Maseri. La protesta pro Palestina sbarca anche a Udine  nel pomeriggio di martedì 28 maggio. Questa la nota degli studenti diffusa via Whats App

Questo il commento di Andrea Di Lenardo capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in consiglio comunale a Udine.

Ho appreso la notizia della protesta delle studentesse e degli studenti dell’Università di Udine, a Palazzo Antonini. L’intifada studentesca è ormai un movimento internazionale e internazionalista che urla giustizia di fronte al genocidio del popolo palestinese e denuncia le complicità, i veti e le astensioni dei governi occidentali e dell’Unione Europea. Il massacro del popolo palestinese è armato da fabbriche italiane, finanziato dai dollari di Biden ed edulcorato dalla narrazione mediatica occidentale. E le università italiane collaborano alla ricerca militare israeliana. Questi studenti e queste studentesse si stanno facendo megafono del pensiero della stragrande maggioranza delle persone che non vuole la guerra e non condivide il sostegno italiano, europeo e statunitense al regime del criminale di guerra Netanyahu. Un premier che ha mentito parlando di “errore” in relazione al massacro di bambini senza testa bruciati vivi a Rafah, quando oggi di nuovo ha bombardato e ucciso civili nel campo profughi in assenza di combattimenti. Le istituzioni e il mondo della cultura devono scegliere per una volta di stare dalla parte giusta della storia. Il sapere serve a prendere posizione o non serve.

Così Anna Manfredi Segretaria Partito della Rifondazione Comunista Udine

La notizia della mobilitazione delle studentesse e degli studenti dell’Ateneo di Udine ci consente di nutrire speranza e dare energia alla lotta che ci impegna in questi giorni terribili.
Sarebbe gioco facile elencare gli orrori di cui si sta macchiando questa guerra contro un popolo intero. Sarebbe gioco facile ricordare che i bambini palestinesi non sono Hamas. Non lo faremo, e non per paura di cadere nella retorica della guerra, ma perché, ormai, tutti sanno. Nonostante i tentativi dei media di regime di manipolare la verità. Tutti sanno. E come diceva Sophie Sholl: è colpa grave l’indifferenza.
I nostri studenti e le nostre studentesse, in connessione costruttiva con una mobilitazione mondiale di protesta, segnano la via. E noi, siamo fermamente con loro.

Dichiarazione di Emanuel Oian – Candidato alle elezioni europee di Alleanza Verdi Sinistra

Appoggiamo le richieste del corpo studentesco udinese e l’acampada in Palazzo Antonini a Udine. La “Mozione di solidarietà alla popolazione civile palestinese e richiesta di azioni a sostegno di una giusta pace” presentata da Udu Udine a febbraio 2024 assieme alla pubblicazione da parte dell’Ateneo della lista delle collaborazioni in corso con le Università e gli enti di ricerca israeliani per quanto riguarda l’apparato ad uso bellico sono due richieste più che condivisibili.

“Bisogna isolare Israele diplomaticamente, militarmente ed economicamente vista la gravità di quello che è un vero e proprio genocidio in corso. Fermare il genocidio è un imperativo morale per la politica e non possiamo che supportare le acampade studentesche. L’Ue sospenda l’accordo di associazione con Israele, fermi il genocidio e promuova realmente la pace riconoscendo la Palestina.”

 

Occupazione rettorato: Furio Honsell consigliere regionale di Open Sinistra FVG in sostegno agli studenti