Osservatorio Civico contro le illegalità del Friuli V.G “Si sgretola il muro di silenzio sul depuratore di Lignano?”
L’Osservatorio Civico contro le illegalità del Friuli V.G da anni si interessa delle problematiche relative alle condizioni della laguna di Grado e Marano e dell’alto Adriatico che sono corpi ricettori di scarichi antropici ed industriali. “In particolare scrive l’Osservatorio, a seguito di segnalazioni documentate e conferenze stampa del Movimento 5 Stelle sullo stato dell’inquinamento dei due ambiti citati, ci siamo rivolti alle autorità amministrative e giudiziarie locali, regionali, nazionali ed europee per avere una risposta sull’origine dello stesso: – è colpa degli scarichi fognari non correttamente depurati che scaricano in quei siti o che in quei siti vengono convogliati dal fiume Stella e dal fiume Tagliamento ? Purtroppo, in risposta, abbiamo ricevuto 2 diffide dal legale dell’ente gestore dei depuratori della provincia di Udine”.
“Alcuni giorni fa, spiegano in sostanza gli ambientalisti, abbiamo avuto l’occasione di leggere su FB uno scambio di battute tra il consigliere regionale Cristian Sergo e il signor Graziano Bosello in merito ad una delicata situazione riguardante il depuratore di Lignano e l’avvenuto superamento dei limiti allo scarico che hanno portato ad una ‘Ordinanza di divieto di balneazione. Non vogliamo entrare nel merito specifico (in quanto riteniamo compito dell’autorità giudiziaria la verifica degli eventuali fatti), ricordiamo però che le considerazioni ed i dubbi manifestati nello scambio, provengono da Graziano Bosello, che non è un cittadino qualunque bensì un ex assessore in 2 tornate elettorali amministrative precedenti, già segretario e commissario della Lega Nord nonché membro del CDA della società MTF e che conosce approfonditamente la storia dell’impianto e del suo reale stato di funzionamento”. “Oltre quindi a confidare in approfondimenti da parte delle autorità preposte che chiariscano una volta per tutte, il reale stato dell’impianto e le cause degli episodi più volte segnalati, giova ricordare che del problema si erano interessati dei politici nazionali del Movimento 5 Stelle, la consigliera di minoranza Maria Cristina Clementi (che lo aveva indicato nel suo programma elettorale) ed il presidente regionale di Legambiente, pretendiamo che qualche parte politica e/o qualche candidato per le prossime elezioni politiche si faccia carico della risoluzione di una situazione che perdura da troppo tempo e che non è isolata ma riguarda anche altre realtà regionali. Altrettanto confidiamo, conclude la nota, che il nuovo Sindaco prenda in mano un argomento così importante per la salute pubblica e gli interessi della comunità”.