Palio teatrale studentesco: Presentata l’edizione 2021 che quest’anno festeggia 50 anni

Il fascino di un’arte antica come quella circense. Un’arte che per sua natura è sempre stata con e tra la gente. Un po’ come il Palio teatrale studentesco città di Udine che, dopo la passata edizione vissuta esclusivamente online, torna quest’anno in presenza, in mezzo al suo pubblico. Si apre così la nota stampa di presentazione di questa edizione del Palio studentesco.  Certo, non sarà il Palio a cui tutta la città di Udine da 50 anni a questa parte è abituata. Tuttavia, a costo di acrobatici equilibrismi, per restare in tema circense, il Palio si farà. Non al Palamostre, ma dal primo all’11 giugno sotto un tendone da circo allestito all’interno dei giardini Loris Fortuna di piazza Primo Maggio a Udine. I primi a calcare il palcoscenico saranno, domani, 1 giugno, i ragazzi e le ragazze dell’Isis Magrini-Marchetti di Gemona con lo spettacolo “Tre puntini di sospensione” e quelli del liceo scientifico Copernico di Udine con “Uno spettacolo…al volo”.  Anche l’orario sarà diverso, il coprifuoco delle 22 in vigore durante le ultime settimane di organizzazione della rassegna ha imposto di rinunciare alle tradizionali ore serali e in qualche modo di tornare alle origini del Palio, quando gli spettacoli si svolgevano nel pomeriggio. Gli studenti andranno quindi in scena dalle 18 alle 20, con il sole ancora non tramontato e i colori più caldi. “I sogni son desideri, cantava la Cenerentola di Walt Disney, e i nostri sono stati così forti da rendere possibile ciò che più volte ci è parso quasi impossibile, come nelle migliori fiabe – commenta Alessandra Pergolese, presidente di Teatro Club Udine, da sempre organizzatore dell’evento –. La decisione di trovare un altro luogo – continua – non è stata certo indolore, in quanto il Teatro Palamostre ha visto la nascita del Palio ed è stata da sempre la sua sede storica. Purtroppo, però, la pandemia ha scardinato anche questo punto fermo e ci ha costretto a pensare e programmare in modo diverso”. Cambiano luogo e orari, ma con la stessa autenticità e lo stesso entusiasmo dei ragazzi, che “siamo certi – prosegue Pergolese – resteranno immutati e forse anche rafforzati dalla possibilità di dare liberamente sfogo alle proprie emozioni dopo mesi di restrizioni”.

Sotto il tendone circense di 19 metri di diametro e di 280 metri quadri circa di superficie, capace di accogliere 110 persone a sera, andranno in scena una ventina di gruppi (11 gruppi scolastici, 1 gruppo scolastico autogestito, 4 gruppi interscolastici e 3 gruppi Oltrepalio, ovvero gruppi di ragazzi usciti dal palio gli anni scorsi).

All’interno della rassegna trova spazio anche un appuntamento con Dante, immancabile quest’anno in cui si festeggia il settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta. Lunedì 7 giugno, con ingresso gratuito su prenotazione, è in programma l’incontro con Angelo Floramo che, assieme a Gianni Cianchi, parlerà di “Poesia trobadorica e romanza cavalleresco nella scrittura dantesca. Un appuntamento, puntellato dalle letture di alcuni ragazzi del Palio.   “Quest’anno – spiega il responsabile artistico della manifestazione, Paolo Mattotti – ci siamo detti che o riuscivamo a fare un Palio in presenza o non facevamo nulla. Ripetere l’esperienza virtuale dello scorso anno non interessava a nessuno. Non ai ragazzi, non al gruppo di coordinatori e neppure al Teatro Club che come un genitore premuroso trova il senso della sua azione solo in ragione della felicità e del futuro dei suoi figli. Il Palio, dal mio punto di vista – prosegue – , si basa su poche cose, ma estremamente importanti, ovvero dei ragazzi che con passione abbiano voglia di provare l’esperienza del teatro, la presenza di una guida rappresentata da un coordinatore che accompagni e protegga il processo creativo, una struttura organizzativa che curi tutti gli aspetti, e, non da ultimo, la presenza di un pubblico amico che condivida con affetto e protezione l’esperienza dei ragazzi. Tenendo fermi questi ingredienti – conclude Mattotti – ci siamo tirati su le maniche e, dopo aver considerato tutti i limiti dell’operazione, abbiamo individuato delle accettabili soluzioni per sfidare la pandemia, la normativa in costante mutamento, la burocrazia, i colori delle regioni e scommettere sulla possibilità di realizzare un Palio veramente in presenza”.