Parenti serpenti nella destra Fvg. Sotto tiro i presunti conflitti di interesse dell’assessore Bini
Tira una brutta aria in Regione Fvg. Appare evidente che le scelte di Massimiliano Fedriga nel confermare alcuni personaggi nella sua giunta, hanno creato malumori. Girano quindi siluri ben mirati che quando qualcuno ha numerosi scheletri negli armadi dovrebbe aspettarsi, ma spesso alcuni personaggi sono troppo arroganti e vivono del delirio della propria onnipotenza, per accorgersene, facendosi forti del fatto che non è mai stata proferita seriamente parola dall’opposizione. Nessun pericolo reale dalla politica mentre la stampa la si può cercare di tenere a bada con intimidazioni e minacce. Anche oggi è così ma forse qualcosa sta cambiando. Le forze d’opposizione, che alle ultime elezioni hanno preso una tranvata nei denti, forse smetteranno di fregiarsi di essere responsabili e dialoganti e potrebbero, magari, cominciare a disturbare il navigatore. Oggi per alcuni soggetti al governo della regione arriva fuoco “amico” o da ex amici inviperiti per aver subito qualche sgarro. Soggetti, fra l’altro, che per esperienza e “pelo sullo stomaco” sono decisamente campioni da decenni. Soggetti dall’esperienza politica decennale che fra l’altro hanno tutte le conoscenze necessarie per far emergere fatti e misfatti o presunti tali. Parliamo in termini generali ovviamente anche se, chi ha seguito le cronache politiche degli ultimi anni, può certamente farsi una idea. E’ la politica, quella che qualcuno, che la sapeva lunga, affermava essere “sangue e merda”, con una maggiore propensione per la seconda, aggiungeremmo noi. Ma lasciando perdere alla dietrologia che difficilmente si paleserà, veniamo ai fatti e parliamo dell’assessore Sergio Emidio Bini oggetto in queste settimane di pesanti attacchi mediatici. Una decina di giorni fa è stato protagonista di un servizio del quotidiano nazionale “Domani”, editore Carlo De Benedetti e direttore il bravo Emiliano Fittipaldi, mentre oggi si trova nuovamente nel mirino per l’emergere di altre delicate vicende o presunte tali. Ma andando per ordine partiamo da quanto pubblicava il 18 maggio scorso a firma Youssef Hassan Holgado: “Chi lo conosce lo definisce un imprenditore scaltro, per altri è un politico che è stato bravo a saltare sul carro giusto da buon ex democristiano. Sergio Emidio Bini, confermato lo scorso aprile come assessore alle Attività produttive e turismo della regione Friuli-Venezia Giulia, è uno degli uomini del governatore leghista Massimiliano Fedriga, confermato anche nella nuova giunta regionale. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto a chi conosce gli affari nella regione della Euro&Promos Spa, fondata da Bini nel 2007 e che attualmente ha una quota di azioni pari al 40 per cento”. “La Euro&Promos, spiega il quotidiano Domani, si è ritagliata un ruolo importante all’interno della regione e ha garantito la fortuna economica dei suoi soci”.
Soci che, aggiungiamo noi, sono diventati tali dopo che con abilità e spregiudicatezza, Bini trasformò Euro&Promos da società cooperativa in Società operazioni, approfittando della colpevole “disattenzione” delle centrali cooperative, Legacoop in testa, alla quale Euro&Promos aderiva. Con abili artifici legali grazie alle possibilità date da una legge voluta da uno dei governi Berlusconi, Bini & C acquisirono dai soci lavoratori della coop le quote. Tutto legale, ovviamente, ma certamente non una bella pagina di etica imprenditoriale dato che quelle quote, pagate una miseria, si sono immensamente rivalutate. Che l’operazione alla lunga sia stata ottimo affare, lo dimostra l’ultima dichiarazione dei redditi di Bini: “l’assessore, spiega ancora Domani, oltre ad avere 752.966 quote della sua società, possiede anche azioni di Eni, Enel, Leonardo e Fincantieri. Euro&Promos si occupa di fornire «servizi di Facility Management» sia per società pubbliche che private e conta oltre 6.500 dipendenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un business enorme, finanziato anche grazie alla lunga lista di bandi pubblici vinti in diverse regioni italiane”.
Ma dato che l’appetito vien mangiando, ecco che nel 2020, quando Bini era già assessore, fa notare sempre il quotidiano romano, «la Euro&Promos FM Spa si è aggiudicata una gara di appalto dal valore di oltre tre milioni di euro per i servizi di «sorveglianza, biglietteria, bookshop ed assistenza al pubblico per i musei e le sede espositive del comune di Trieste» e, nello stesso anno, la società ha vinto un appalto minore per dei lavori nel porto di Trieste. Riconducibili alla società sono anche la Euro&Promos group e la Euro&Promos social health care cooperativa. Quest’ultima ha vinto bandi di gara dal valore complessivo di decine di milioni di euro, soprattutto per la gestione di servizi erogati in diversi comuni regionali del Friuli-Venezia Giulia, come Trieste. Qui l’azienda si è aggiudicata anche un super appalto da oltre 16 milioni di euro per svolgere servizi in alcune strutture scolastiche ed educative. L’ultimo appalto vinto in regione dalla cooperativa, afferma sempre Domani, risale ai primi giorni di febbraio: Bini era già assessore e due mesi dopo sarebbe stato riconfermato. Il valore della gara era di oltre tre milioni di euro per «l’affidamento della gestione integrata dei servizi alla persona (sanitari, sociosanitari, animazione e cura estetica) e dei servizi di pulizia» per due strutture che si trovano nei pressi di Udine». Contattato da Domani, l’assessore risponde: «Sono azionista della società per azioni Euro&promos, non della cooperativa». Dagli atti contabili, emerge però che, benché Bini non abbia cariche nella cooperativa, è stato fino al 2018 sia ex consigliere sia vice presidente del Cda della stessa. Un altro ex socio di rilievo della cooperativa e importante azionista della Spa è Alberto Sbuelz, ora presidente di Udine mercati, la società del mercato ortofrutticolo di Udine. Lo scorso 30 gennaio, Bini ha presentato il piano di ampliamento proprio di Udine mercati, alla presenza del suo socio in affari Sbuelz. Un progetto dal valore di 22 milioni di euro finanziato con i soldi del Pnrr di Comune e Regione. Ma i legami tra la Spa e la cooperativa non sono finiti. L’attuale procuratrice speciale della cooperativa è anche azionista e consigliera delegata della Euro&promos spa, e i collegi sindacali dei delle due società contano in comune tre persone. A questo si somma che la cooperativa e la Euro&Promos group hanno la sede amministrativa nello stesso indirizzo della sede legale della Euro&Promos Spa». Insomma il sospetto è che vi sia un enorme conflitto di interessi al quale si aggiunge anche il fatto, afferma maliziosamente il quotidiano romano Domani, riprendendo dichiarazioni di politici triestini, che Bini sarebbe anche “tra i principali finanziatori della Lista Fedriga nella recente campagna elettorale”. Ma non è finita, anche se l’inchiesta di Domani non ha suscitato il clamore dovuto, forse per questo qualcuno ha pensato di rincarare la dose. Così di oggi la notizia di un secondo grande possibile conflitto di interessi, notizia rilanciata da Massimo Morettuzzo capogruppo di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, ma recentemente candidato presidente per il centrosinistra contro Fedriga. Moretuzzo parla di notizie di stampa relative all’acquisto da parte dell’assessore Bini di immobili di proprietà di Mediocredito, l’istituto bancario partecipato dalla Regione Fvg. «L’assessore Bini chiarisca in aula i termini dell’acquisto delle proprietà di Mediocredito di cui si è avuta notizia dalla stampa – afferma Moretuzzo –. Posta la verifica della correttezza formale delle procedure di acquisto da parte dell’assessore, questa vicenda comunque pone una serie di questioni di opportunità che devono essere immediatamente chiarite. L’assessore Bini e il presidente Fedriga ritengono corretto che un esponente della Giunta regionale acquisti un bene immobiliare ceduto con trattativa privata da parte di un ente partecipato dalla stessa Regione? Quali erano i rapporti dell’assessore alle attività produttive con Mediocredito nel periodo in cui questa trattativa si è svolta? Il presidente Fedriga era a conoscenza della trattativa? Queste e altre domande hanno bisogno di trovare velocemente risposta da parte dell’assessore e del presidente della Giunta regionale. Per parte nostra – conclude Moretuzzo – attiveremo tutti gli strumenti a disposizione del Consiglio regionale affinché chiarezza sia fatta». Come nota finale diciamo che la vicenda Mediocredito è stata pubblicata dalla pubblicazione “Il Corsaro della Sera” che fa riferimento a Marco Belviso, noto blogger di area centrodestra, il quale evidentemente ha ricevuto l’imboccata da qualche ex amico di Bini. Seguiremo la vicenda con un certo distacco, perché è evidente che c’è del marcio non solo in Danimarca, per citare la celebre frase dall’Amleto di William Shakespeare. Frase ormai di uso comune per dire che in un determinato contesto esistono congiure e discordie interne. E il Fvg non è certo da meno della Danimarca, ma è un posto dove vige il “Cumbinin” in Friuli e il “Nosepol” a Trieste. In ogni caso tutto troverà pace.