Pellegrino Avs su politiche ambientali in Fvg: percorsi contorti per la realizzazione di opere, ma l’erogazione del denaro pubblico è sempre generosa
“Questa mattina ho presentato una proposta emendativa, durante la discussione in I Commissione e destinata all’Assessore Scoccimarro, in vista della prossima legge di bilancio che sarà discussa in Consiglio fra una settimana.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra che prosegue “Nella fattispecie si tratta dell’intervento che verrà realizzato sul fiume Isonzo a valle della centrale idroelettrica sita in Slovenia. Viene dato seguito a quanto riferito, in modo molto risicato, durante l’audizione effettuata in IV Commissione. Ho evidenziato la crasi fra i quasi 15 milioni che verranno erogati al Consorzio di bonifica e la mancanza di progetti. Non rasserena sentirsi rispondere dalla direzione centrale che i progetti non possono essere finanziati, da soli, esclusivamente perché la sola erogazione sul progetto rientrerebbe tra le spese correnti.” E chiosa la presidente della IV Commissione “La dice lunga la decisione politica che relega le attività intellettuali sempre tra le spese, mentre i cantieri sono considerati investimenti.” Riferendosi al tema specifico dichiara ulteriormente “L’incaricato a realizzare il progetto e l’opera, ovvero il Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, avrà accesso al finanziamento a fronte della presentazione di una relazione illustrativa e di un quadro economico di spesa. Del progetto nessuna traccia. Nessuna linea scritta, nessun disegno, nessun rendering nemmeno presentato in IV Commissione, che è la giusta sede politica. L’Assessorato ci sta abituando troppo spesso a percorsi molto poco lineari. Davanti ad un problema si dovrebbe cercare la soluzione attraverso la ricerca del miglior progetto e la successiva realizzazione, invece questo non lo vediamo mai. Ogni volta ci viene risposto che il progetto non c’è. Non c’è per l’Isonzo, non c’è per la traversa sul Tagliamento, ma quello che lascia più sbalorditi è che dei due milioni che erano stati stanziati per i progetti e le prime opere per il Lago di Cavazzo non c’è alcuna traccia ed oggi viene stanziato un ulteriore milione. Ci sembra – prosegue la Vice Presidente del Gruppo Misto – di avere a che fare con degli azzeccagarbugli che, analogamente alla querelle sulla acciaieria che avrebbe dovuto trovare la sua realizzazione nella laguna di Marano e che poi, nonostante un ingente esborso di soldi pubblici, fortunatamente non ha visto la luce. Ho chiesto, pertanto che vengano presentati i progetti seguendo i canoni ortodossi come lo richiede il Codice degli appalti, tenendo sempre presente il miglioramento della gestione degli ecosistemi, il ripristino della biodiversità e la creazione di nuovi servizi ecosistemici. Ho ricordato inoltre che in merito al progetto relativo alla traversa di Piuma sul fiume Isonzo ho ritenuto necessario interessare il Parlamento con un’interrogazione parlamentare poiché la questione è transfrontaliera. Ho chiesto pertanto di non erogare i 12,1 milioni, ma di ridurli a 500.000 ma solo ed esclusivamente per avere finalmente un progetto visibile. Come da copione – conclude l’esponente di AVS – il mio emendamento è stato cassato.”