Presunte molestie: chiesta in Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale la “testa” del direttore dell’agenzia Acon Fabio Carini: “status quo che ormai non è più tollerabile”
Dopo il “sollecito ad aprire una procedura amministrativa” perché si verificasse la fondatezza di presunti atti di molestie da parte del Direttore Fabio Carini avvenuti nella struttura regionale di stampa del Consiglio Fvg (Acon) che era stata chiesta ai vertici della Regione stessa dal vicepresidente del Consiglio Fvg, Francesco Russo e il successivo “reiterato l’invito” ad avviare una inchiesta interna che organizzasse anche un contraddittorio per consentire a entrambe le parti in causa di pronunciarsi nel merito annunciato nel corso di una conferenza stampa, oggi la vicenda torna alla ribalta. Infatti si legge in una nota: «L’Ufficio di Presidenza alla luce di quanto venuto all’attenzione generale relativamente alle gravi disfunzioni di carattere organizzativo, professionale e umano all’interno dell’Agenzia Acon, ribadisce quanto già emerso nelle scorse settimane nel confronto fra i componenti e cioè che sono venute meno le condizioni fiduciarie del rapporto con il direttore Carini e dà mandato al segretario generale di redigere in tempi brevi la delibera conseguente». Questo è il testo che le consigliere regionali Manuela Celotti (Pd) e Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) insieme al consigliere regionale Francesco Russo (Pd) hanno fatto mettere a verbale dell’odierno Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. «Ci dispiace che il presidente del Consiglio Bordin insieme ai colleghi Polesello, Lobianco e Mazzolini non abbiano voluto condividere con noi la scelta di procedere immediatamente e di prendere atto che la situazione è a un punto di non ritorno» dichiarano a margine i tre componenti del centrosinistra dell’Ufficio di presidenza. «Questa non è una vicenda che riguarda gli schieramenti politici e davanti alle tante evidenze emerse, è onestamente incomprensibile la difesa dei colleghi di centrodestra di uno status quo che ormai non è più tollerabile. Crediamo che non ci sia più neppure un secondo da perdere e che sia l’ora di ufficializzare quanto avevamo già condiviso più di un mese fa, ossia che il rapporto fiduciario con il direttore Acon è definitivamente venuto meno e che si deve procedere immediatamente a individuare una nuova figura per recuperare la piena operatività e un clima di nuovo sereno in una struttura strategica nella vita del Consiglio regionale».
Chiarezza sulle presunte molestie all’Acon Fvg, l’agenzia di stampa del Consiglio Regionale