Prosegue il progetto “Ungaretti in prima linea. Dalla parola nuda allo stupore dell’immensità”

Con il progetto Ungaretti in prima linea. Dalla parola nuda allo stupore dell’immensità, dal 5 al 19 aprile Maravee Projects condurrà il pubblico sui sentieri che furono di guerra, per rigenerarne la memoria attraverso il sogno di una pace possibile. Grazie alle performance e allo spettacolo della poliedrica autrice-attrice Claudia Contin Arlecchino, ai testi e alla voce poetica dello storico Angelo Floramo.

Ungaretti in prima linea è un Cammino esperienziale dedicato alla memoria e all’opera di Giuseppe Ungaretti. Incentrato sul profondo legame fra il grande poeta, pioniere dell’ermetismo italiano, e i territori del Friuli Venezia Giulia, il Cammino attraversa la regione lungo la diagonale che dal Carso Isontino arriva fino all’Alto Friuli passando per la zona collinare.

E’ un percorso punteggiato da quattro eventi che intrecciano l’indissolubile legame tra la poesia ungarettiana e la sua diretta esperienza di guerra in prima linea, rendendo omaggio alle terre che hanno plasmato la visione poetica di Ungaretti. Un omaggio che prende corpo in tre Cammini lungo gli itinerari dei Musei all’aperto della Grande Guerra, elevando resti di trincee, gallerie, caverne e cippi a “nuda” scenografia delle performance attoriali, così come delle poetiche narrazioni che le precedono nei podcast. Cammini in cui Contin Arlecchino inscena uno struggente dialogo fra il nostro poeta e un altro artista-soldato, l’austrico Egon Schiele, che sull’altro fronte della trincea combatteva e dipingeva umanità: gesti umani nervosi e scarnificati, come nervose e scarnificate sono le parole del poeta. In un percorso di libere associazioni che scompone e ri-monta voci e comportamenti, poesie e interviste, urla e silenzi, poi amplificati nello spettacolo teatrale.

Il progetto – ideato e diretto da Sabrina Zannier, prodotto da Maravee Projects con il sostegno della Regione FVG, il partenariato e il contributo del Comune di Forni Avoltri e il partenariato del Comune di Sagrado, del Museo del Monte San Michele e dei Musei della Grande Guerra di Ragogna e di Timau – oltre agli appuntamenti live si estenderà anche nella produzione di un Video e di un Audiolibro, per rendere permanente il suo complessivo messaggio di pace e fratellanza fra i popoli.

Ogni Cammino, della durata dai 30 ai 45 minuti, si svolgerà con la visita guidata al Museo all’aperto, con l’ascolto del podcast, seguito dalla performance attoriale. I Cammini si svolgeranno anche in caso di pioggia, con l’intero programma raccolto nel luogo della performance.

Il primo Cammino, intitolato “La guerra del poeta”, si terrà sabato 5 aprile alle ore 10.00 con ritrovo davanti al Museo del Monte San Michele a Sagrado.

Il secondo Cammino “Nemici fratelli” domenica 6 aprile ore 10.00 con ritrovo nel parcheggio sotto il Castello di Ragogna, in entrambi i casi con stesso ritrovo anche se piove.

Claudia Contin Arlecchino – frammenti di performance

Il terzo Cammino, intitolato “Il baule di guerra e la pace del giullare” si terrà domenica 13 aprile ore 10.00, con ritrovo davanti al Museo della Grande Guerra di Timau. In caso di pioggia il ritrovo è direttamente al Tempio Ossario.

I Cammini confluiscono poi nello Spettacolo teatrale “Ungaretti e lo scarpone della pace” al Cinema Teatro di Forni Avoltri sabato 19 aprile alle ore 16.00.

Per conferire complessivamente voce e visione alla figura e all’opera di Ungaretti, entrambe tese fra nuda realtà e stupore dell’immensità. Nello spettacolo la voce ungarettiana si estende nell’intreccio drammaturgico a ulteriori territori storicamente invasi da conflitti, attraverso l’entrata in scena di altri autori che hanno elevato la vita a generatrice della propria opera: Federico Garcia Lorca, Walter Benjamin, Paul Klee.

A tenere insieme tutti questi “artisti-soldati nella guerra e nella vita” e a incarnarli di scena in scena sarà sempre la poliedrica trasformista Claudia Contin Arlecchino, che si verserà anche in un altro alter-ego, quello della nonna bambina che narra le vite dei grandi uomini.

Attraverso il dramma del poeta-soldato, messo in scena fra lirismo e gestualità, realtà storica e visionarietà poetica, il progetto traccia nuova linfa emozionale sui sentieri che furono di guerra, suggerendo la necessità di preservare il valore dell’anima proprio in memoria del tragico conflitto.

Il baule di guerra e la pace del giullare

Museo della Grande Guerra — Paluzza, frazione di Timau (UD)

Domenica 13 aprile, ore 10.00

 

Ungaretti e lo scarpone della pace

Cinema Teatro — Forni Avoltri (UD)

Sabato 19 aprile, ore 16.00